Amaranthus

di e con Gelsomina Bassetti

Regia di Mirko Corradini

Musiche e video di Michele Callà e Monica Garofalo

Produzione Aporia Teatro

La vita è sempre e comunque un’avventura affascinante. Così si potrebbe riassumere la vita di Gelsomina Bassetti, l’artista a cui è dedicato lo spettacolo di cui, suo malgrado, è anche la protagonista.

Grandi pittori, pittrici, artisti, attori, musicisti scrivono le loro autobiografie, altri se le fanno scrivere. Bassetti non l’ha fatto, non voleva farlo, in qualche modo però questo lavoro lo è diventato. La regia ne ha dipinto lo schema, la traccia, ingannando l’attrice e la persona, costringendola a mettersi a nudo sul palcoscenico. Lei si è ritrovata costretta a seguire la corrente diventando piano piano la capitana della nave. Alla fine infatti, non volendo, è stata lei a decidere dove e come andare. O, più probabilmente, lo ha deciso per lei la sua arte, la sua poesia, la sua voglia/bisogno di disobbedienza.

Amaranthus è la pianta della salvezza del mondo, ed è sufficiente una sola pianta per produrre 500.000 semi che sono capaci di restare dormienti ma vitali in terra anche una decina d’anni, per poi trovare le condizioni di riprodursi. Un simbolo di immortalità e di resilienza.