Anfitrione - Mon Amour
Ev’oe’ Compagnia Teatro di Rovereto
con Silvio Barbiero, Clara Setti, Mattia Giordano, Marta Marchi
regia di Emanuele Cerra
Un’opera che oggi più che mai parla di un tema che riguarda le nostre vite nel quotidiano: l’identità e la sua frammentazione, in questo caso in rapporto con l’altro (la persona amata). Siamo immersi in un’epoca nella quale, grazie all’avvento di nuove tecnologie, è facile crearsi dei nuovi IO e frammentarsi in tanti account, post, email con i quali è possibile crearsi un’identità cibernetica spesso a immagine e somiglianza di ciò che noi vorremmo essere. Non è facile però entrare nel tema del doppio in scena quando l’altra parte di noi è rappresentata esattamente da
noi stessi e soprattutto pensare a come rendere questo aspetto su un palcoscenico, ricorrendo al minor numero di trucchi possibili e rispettando il processo dell’attore, unico protagonista di quest’opera.
Quella tecnologia che noi utilizziamo nella quotidianità però può venirci incontro e ricorrendo a strumenti di ultima generazione si può mettere l’artista a confronto esattamente con se stesso sulla scena: mettere l’attore nella stessa condizione del suo personaggio e cercare di fronteggiare/fronteggiarsi davanti allo spettatore.
Questo crea uno stordimento e un meccanismo sul quale l’Anfitrione gioca molto: l’inganno e la presa in giro sono strumenti che divertono il pubblico, ma lo diventano maggiormente se a prendersi in giro è proprio se stesso: è l’IO contro l’IO più debole che rendono il meccanismo comico di Molière deflagrante.
La maschera come strumento svolge in questo gioco un ruolo fondamentale: è una creazione di un’identità alternativa contrapposta all’identità dell’attore e di sua stessa natura gioco e improvvisazione, è un mezzo attraverso cui il tema del doppio si concretizza e si sviluppa. Allo stesso tempo in gioco c’è l’immagine che l’altro, che con noi si relaziona per un rapporto di amore, ha di noi e la conseguente difficoltà da parte nostra di riconoscerci in questa immagine.
Nel testo l’amore idealizzato diventa concreto, pur mantenendo la sua natura ideale, si scontra con l’amore terreno che viene sopraffatto, perché l’amata ignara del doppio predilige quello a quest’ultimo.
Un lavoro che desidera riflettere sulla complessità dell’amore nella sua inevitabile relazione tra “me” e “l’altro”.
Biglietti
- Intero € 10,00
- Ridotto € 8,00 (giovani di età inferiore agli anni 25 - adulti oltre i 65 anni, iscritti all’Università della terza età e del tempo disponibile 2015/2016 di Brentonico)
Prevendita biglietti: presso gli sportelli delle Casse Rurali del Trentino fino alle ore 15.30 del giorno della rappresentazione o del venerdì precedente se lo spettacolo è programmato di sabato o di domenica. Il servizio è fornito a titolo gratuito dalle Casse Rurali Trentine.
Orario biglietteria presso il teatro: la sera dello spettacolo dalle ore 20.00 alle 21.00
organizzazione: Assessorato alla Cultura del Comune di Brentonico