Arci Summer Festival
Al via la terza edizione del «Summer Festival» di ARCI Alto Garda: martedì 26 agosto alle 21 in via delle Palme ad Arco si tiene il concerto «Semi nel vento» della band Casa de Vento in formazione semiacustica: Luca Lanzi (voce e chitarra), Massimiliano Gregorio (basso) e Andreas Petermann (violino). E venerdì 12 settembre al Climbing Stadium di Prabi ad Arco s'inizia alle 19.30 con «1914-2014 L'urlo della rovina», atto unico per coro, gruppo rock e voce sola con Ruinscream, coro Vigolana, Stefania Scartezzini; per chiudere, a seguire, «col botto», ovvero con i Modena City Ramblers in tour con «Venti» (solo quest'ultimo a pagamento, costo di 15 euro, 8 euro per tesserati Arci Alto Garda; prevendita via e-mail all'indirizzo arci.altogarda@gmail.com).
La prima edizione del festival, sottotitolata «Trovatori moderni», si è svolta nel prato della Lizza, al castello di Arco, per la durata di tre domeniche; la seconda ha coinvolto anche lassessorato alla cultura del Comune di Riva del Garda ed era inserita nella rassegna «Diritti contati», per tre giorni consecutivi di musica e dibattito sul tema dei diritti; quindi l'edizione 2014 che è quella di un ulteriore salto di qualità, da «Arco Summer Festival» ad «Arci Summer Festival», a rimarcare lampliamento su tutto il territorio dellAlto Garda (pur rimanendo, questanno, ad Arco).
Arci Summer Festival è a cura di ARCI Alto Garda e in collaborazione con ARCI del Trentino, con il sostegno dellassessorato alla cultura del Comune di Arco e di AltoGarda Cultura (Servizio di attività culturali intercomunale di Arco e Riva del Garda) e (novità) del Comune di Nago-Torbole. La direzione artistica è di Attilio Miori e di Metroart. Il festival è inserito allinterno della rassegna «Diritti contati», questanno sottotitolata «La grande pace», insignita alla prima edizione della medaglia del Presidente della Repubblica.
IL PROGRAMMA
26 agosto: via delle Palme, Arco, ore 21
«Semi nel vento». Con Casa del Vento
Un appuntamento in semiacustico per unanteprima del progetto «Semi nel vento»: un cofanetto con un cd live registrato quest'anno, tra la fine di febbraio e i primi di marzo, e un dvd documentario di 20 anni di musica, narrati dalle persone incontrate (artisti e non) con le quali il gruppo ha condiviso un tratto di strada. Quattro lustri di lavoro per una band che ha fatto dellimpegno sociale il nocciolo della propria creatività.
Provando ad andare in ordine cronologico, la collaborazione con Cisco, con i Modena City Ramblers, con la Bandabardò; le chiacchierate con i vecchi partigiani; il mini ep dedicato a Genova 2001 (divenuto una sorta di inno del Forum Sociale Italiano); la canzone per Carlo Giuliani; lincontro e la collaborazione con lo scrittore bolognese Stefano Tassinari, il Tas, scomparso da pochi anni; la canzone dedicata a Cristiano Lucarelli, attaccante del Livorno e della nazionale, che appare nel videoclip; la collaborazione con Elisa, che ha portato un loro pezzo negli Usa, rispedendolo al gruppo con una straordinaria sovraincisione.
Casa del Vento inoltre e collabora con Emergency e Gino e Cecilia Strada. In quest'àmbito tre anni fa a Firenze conobbero Patti Smith, la quale, colpita dalla loro musica, dopo sole tre settimane decise di prendere un aereo da New York per tornare in Italia ad arrangiare e incidere alcuni suoi pezzi con loro: il risultato è rappresentato dai due pezzi (uno dei quali dedicato a Piero della Francesca e al suo ciclo di affreschi che si trova ad Arezzo) che Patti Smith ha inserito nel suo ultimo album (Banga). Da allora hanno suonato assieme molte altre volte, e continuano a farlo.
Così come collaborano con Francesco «Fry» Moneti (MCR).
12 settembre: Climbing Stadium, località Prabi, Arco, ore 19.30
«1914-2014 L'urlo della rovina»; atto unico per coro, gruppo rock e voce sola
Con Ruinscream, coro Vigolana, Stefania Scartezzini, in una produzione Trentino Book Festival: unalternanza di canti di guerra, brani rock e letture.
Secondo Pino Loperfido, ideatore e direttore artistico del Trentino Book Festival, il ricordo della guerra si gonfia spesso di retorica, quasi che per un evento tragico come un conflitto mondiale possa avere senso solo perpetrarne il ricordo. Le generazioni che nel 1914 partirono verso il fronte sono segnate dal Male della Storia, ingannate, assassinate dai desideri delle grandi potenze europee. Le generazioni del 2014 sono ingannate dai desideri delle grandi lobbies economiche e da una classe politica deludente, arrivista, egoista e con poche idee sul futuro, da garantire a milioni di ragazzi, rinchiusi in lager virtuali dagli interessi dei colossi della telefonia e dell'industria digitale.
I Ruinscream sono: Andrea Marchesoni (batteria), Graziano Campaldini (chitarra solista, accompagnamento, voce), Giordano Stenghel (chitarra accompagnamento solista) e Federico Antoniolli (basso e voce).
A seguire
«Niente di nuovo sul fronte occidentale». Con Modena City Ramblers
I Modena City Ramblers sono in tour da marzo a festeggiare il ventennale dal loro disco di esordio «Riportando tutto a casa», vero e proprio manifesto della loro cultura musicale, uscito nel 1994 dopo tre anni di amicizia, prove, concerti e demo. La formazione della band risale al 1991, ma è questa uscita a decidere le sorti e la carriera di un gruppo di amici uniti dalla passione per il folk.
Da allora è iniziata una carriera densa di concerti, incontri, collaborazioni e successi. Con il «Venti tour» i Modena City Ramblers vogliono festeggiare la loro carriera con chi c'era già vent'anni fa e con chi vent'anni li compirà proprio nel 2014. Lo scorso 27 maggio è uscito «Venti» in versione doppio cd e dvd: contiene 31 canzoni che ripercorrono attraverso i loro pezzi cult l'intera carriera discografica della band, con la partecipazione di diversi ospiti.
Ad Arco il primo brano sarà «Niente di nuovo sul fronte occidentale», titolo del tredicesimo album del 2013, che inevitabilmente richiama al romanzo di Remarque, ambientato nelle trincee e nei campi di battaglia della Grande Guerra, che narra e critica la retorica della guerra bella ed epica, della retorica della patria e dell'onore, che determinò una delle più inconcepibili carneficine della storia, convincendo una generazione a immolarsi nell'immane macello del fronte occidentale.
I Modena City Ramblers - realtà della musica italiana capace di coniugare l'impegno sociale e politico con il rock e la musica irlandese - nel 2009 hanno ricevuto da Amnesty International il premio «Arte e diritti umani» per il loro impegno nella promozione dei diritti umani e nella sensibilizzazione dell'opinione pubblica. La band rappresenta la conclusione ideale di Arci Summer Festival, inserito allinterno di una rassegna che si muove lungo un percorso di democrazia fatto di appuntamenti sui Diritti.
organizzazione: Arci Alto Garda