Atto di violenza
di Manuel de Pedrolo
introduce: Izaskum Arretxe (direttrice Institut Ramon Lull)
dialogano :
- Alberto Prunetti (autore della postfazione)
- Beatrice Parisi (traduttrice del volume)
“È molto semplice: restate tutti a casa.” Questo anonimo slogan è stato in grado di contagiare un’intera città.Le strade sono vuote.
La paralisi si diffonde.Quasi nessuno andrà a lavorare.
Trasporti, negozi e fabbriche cessano le attività. Una rivolta collettiva sembra possibile senza spargimento di sangue.
Narrato con la forza e l’astuzia di una delle voci principali della letteratura catalana del ventesimo secolo,Atto di Violenza ci pone di fronte a un potente interrogativo: cosa accadrebbe se sommassimo le forze in uno sciopero collettivo e indefinito?
La risposta è uno dei libri più rappresentativi e celebri di Manuel de Pedrolo.
Un romanzo in cui questo aspirante alle utopie ci parla di resistenza e oppressione, di solidarietà e violenza, di coinvolgimento e indifferenza. Un autentico classico scritto in pieno franchismo, vincitore della prima edizione del premio Prudenci Bertrana e censurato fino alla morte del dittatore che però continua ad essere di una terribile attualità.