Cento anni di solitudini
Cento anni di solitudini. Il destino dell’Europa a 100 anni dall’entrata in guerra dell’Italia
Cento anni di solitudini. Il destino dell’Europa a 100 anni dall’entrata in guerra dell’Italia
Concerto dei post-CSI/Angela Baraldi con la partecipazione di Ginevra Di Marco, Elena Ledda e lo scrittore Maurizio Maggiani, voce narrante.
A cura di MAG Museo Alto Garda, Museo delle Palafitte del Lago di Ledro / Muse
Domenica 24 maggio, centenario dell'entrata in guerra dell'Italia, i Post-CSI si esibiranno a Riva del Garda con un originale concerto realizzato ad hoc per il tragico anniversario: Cento anni di solitudini | Il destino dell’Europa a 100 anni dall’entrata in guerra dell’Italia è il titolo di questo evento che si dispiegherà nel prato davanti al Forte San Nicolò e al lago di Garda, linea del fronte che cento anni fa segnava il confine tra l'Italia e l'impero austroungarico.
Lo spettacolo sarà un concerto-recital del tutto originale con un cast eccezionale e seguirà la sottile linea di confine che ci separa dalla follia, come appunto è stata la Prima guerra mondiale. Era domenica 23 maggio 1915 quando il Primo ministro italiano Sonnino telegrafò al nostro ambasciatore a Vienna di presentare al governo austro-ungarico la dichiarazione di guerra che iniziava con il giorno successivo, lunedì 24 maggio. E così anche l’Italia entrava in guerra, e le terre di confine come la nostra venivano evacuate; già nel 1914 altri “italiani” d’Austria erano partiti per la guerra ad iniziare da quel fatidico 28 luglio 1914 e spediti dall’Impero nella lontana Galizia, tra l’attuale Ucraina e Polonia. In soli 5 mesi ne morirono due milioni, di cui 25.000 tra trentini e adriatici, italiani “sbagliati” e per questo dimenticati per molto tempo. Quello che è venuto dopo gli Imperi, come ci ricorda Paolo Rumiz, è stato spesso peggio, molto peggio dominato da nazionalismi, da altre guerre e da solitudini che non trovano sintesi nell’Europa anche e soprattutto adesso dopo cento anni.
Per interpretare tutto ciò sono stati chiamati musicisti ed intellettuali di confine, a partire dai Post-CSI, che con CCCP e CSI poi hanno segnato almeno 30 anni di musica inquieta e sotterranea proveniente da quel crogiuolo culturale che è l’Emilia: è da pochissimo che si sono rimessi in marcia e il nome è stato suggerito dall’ex leader Giovanni Lindo Ferretti, mentre la spinta è venuta da Massimo Zamboni, accompagnato da Angela Baraldi (cantante), Gianni Maroccolo, Francesco Magnelli, Giorgio Canali e Simone Filippi. Il loro punk d’autore e resistente, sarà accompagnato da canzoni che ricordano la guerra, con musica di Andrea Salvatori, interpretate dalla raffinatissima Ginevra di Marco, già voce dei CSI, ed Elena Ledda, cantautrice proveniente dalla Sardegna. Le voci narranti sono di Maurizio Maggiani, scrittore poliedrico di molti racconti e fortunati romanzi, giornalista e conduttore televisivo ligure, mentre il racconto del nostro luogo sarà affidato a Rosanna Sega e Paolo Tonelli. Sulle acque del lago ci saranno le livide luci delle fotoelettriche, manovrate dai Vigili del Fuoco dell'Alto Garda, a ricordo di quello che succedeva tutte le notti durante la guerra.
L'evento è realizzato da MAG Museo Alto Garda e Rete Museale Ledro-MUSE in collaborazione con Comunità Alto Garda e Ledro, Comune di Riva del Garda, Associazione Sonà, Cassa Rurale Alto Garda, Riva del Garda Fiere e Congressi.
Ingresso gratuito
organizzazione: MAG Museo Alto Garda - Ingarda Trentino Azienda per il Turismo - Associazione Trentino Storia Territorio