Centrale Fies - le iniziative proseguono fino 3 luglio 2022
Ecco gli appuntamenti di arte performativa e visiva
Centrale Fies è un centro di ricerca delle pratiche performative contemporanee situato all’interno di una centrale idroelettrica di inizio novecento, in parte ancora attiva, proprietà di Hydro Dolomiti Energia.
Il progetto, avviato nel 1999 da Barbara Boninsegna e Dino Sommadossi con la Cooperativa il Gaviale sull'esperienza del festival drodesera (nato nel 1981), è di fatto una vera e propria impresa culturale la cui attività è connotata da un modello di sostenibilità ibrido, cui concorrono contributi pubblici e privati.
Sede di Live Works - Free School of Performance, esempio pioniere di rigenerazione industriale a fini culturali e attivatore di progetti e public program atti a potenziarne ulteriormente le pratiche, gli assi, le politiche e le filosofie.
Centrale Fies mette a disposizione di artisti e artiste, di un territorio e di una politica culturale in continua evoluzione, una board curatoriale fluida composta da curatori e curatrici, sociologhe/i, artiste/i, ricercatrici/i. Centrale Fies è il primo esempio in Italia di recupero di archeologia industriale a fini artistici e culturali all’interno del quale si rinnovano le sperimentazioni su pratiche, modalità e processi produttivi legati alle residenze artistiche (anche family friendly!) e alle arti performative.
Dal 26 maggio al 3 luglio Centrale Fies torna ad aprirsi al pubblico con una serie di appuntamenti legati alle Arti Performative e Visive: una programmazione scaturita dalle linee di ricerca praticate durante l’anno, che prendono forma in tre momenti distinti:
- Un weekend cannibale da sogno (27 - 29 maggio)
- apap-Feminist Futures (17 - 19 giugno)
- Live Works Summit (1 - 3 luglio).
La programmazione si apre giovedì 26 maggio conKAS, mostra collettiva di natura performativa con Mohamed Abdelkarim, Simon Asencio, Miriam Cahn, Giulia Damiani & Le Nemesiache, Alessandra Ferrini, Belinda Kazeem-Kamiński, Vanja Smilianic, a cura di Simone Frangi e Barbara Boninsegna, che costituisce il terzo episodio di “Trilogia anti-moderna”, ciclo di esposizioni che Centrale Fies dedica alla relazione tra gli oggetti e le loro attivazioni. Dopo la mostra collettiva “Storia Notturna” (2020) e la bi-personale di Josefa Ntjam e Joar Nango (2021), KAS riflette insieme a un gruppo di artiste e artisti internazionali sulla funzione delle città mitologiche e delle urbanità immaginarie come processi fondativi delle comunità, a partire da una leggenda territoriale che narra di un'antica città sepolta sotto Fies.
Come le altre due mostre della trilogia, KAS sarà visitabile nella forma exhibit dal 26 maggio al 3 luglio, e accompagnata da un ciclo di performance live in occasione di Live Works Summit 2022, in un formato speciale che mira a un dialogo ancora più intenso e diretto col pubblico.
Si prosegue il 27-28-29 maggio con “Un weekend cannibale da sogno”, curato da Barbara Boninsegna con Francesca Pennini e CollettivO CineticO. Una tre giorni che si ramifica a partire dal Manifesto Cannibale di CollettivO CineticO, un focus sulla compagnia che diventa esercizio di evasione in ambiti altri come foraging e yoga fino alle gare di resistenza, in un invito all’esperienza diretta, alla complicità, al gioco, alla condivisione come paradigma fondamentale della relazione con spettatrici e spettatori. Ospiti del weekend saranno, con le loro opere, Alessandro Sciarroni, 19’ 40’’, Danilo Correale, Binta Diaw, e il filosofo Paolo Pecere.
Dal 17 al 19 giugno Centrale Fies riporta nei suoi spazi la rete europea di apap - Feminist Futures. Progetto ispirato ai concetti di femminismo intersezionale, apap immagina futuri ripensando i corpi; i nostri, gli altri, quelli più fragili, quelli animali, quelli vegetali e anche quelli che dimentichiamo esserlo come l’aria, l’acqua o la terra stessa. Curato da Barbara Boninsegna con Filippo Andreatta, artista e curatore, il programma include un’ampia selezione di performance e installazioni ma anche dibattiti e incontri tenuti da artiste e artisti internazionali prodotti e sostenuti dalla rete apap ma non solo: Chiara Bersani, Buren, Silvia Calderoni & Ilenia Caleo, Naomi Velissariou, Muna Mussie, Selma Selman, Baba Electronica. Durante le tre giorni, legata alla visione della programmazione performativa e da quest’anno aperta al pubblico, avrà luogo la Feminist Futures School, condotta da ricercatrici ambientali, sociologhe del lavoro, artiste e artisti, tra cui Angela YT Chan, Florinda Saieva / Farm Cultural Park, Muna Mussie, Harun Morrison e OHT.
Dall’1 al 3 luglio per LIVE WORKS SUMMIT 2022, a cura di Barbara Boninsegna e Simone Frangi, si incontreranno gli alumni della scorsa edizione con i nuovi sette selezionati tramite la call internazionale di quest’anno. I nuovi fellows inizieranno un periodo di residenza collettiva e di free school - aperta a chiunque voglia parteciparvi previa iscrizione - focalizzato sulla ricerca e lo studio, condotto dal team curatoriale insieme a Gaia Giuliani (ricercatrice, docente associata in Filosofia Politica), Patricia MacCormack (filosofa, scrittrice e curatrice), Valentina Desideri (artista e curatrice, attualmente PhD al Social Justice Institute presso University of British Columbia, Vancouver) e Denise Ferreira da Silva (filosofa, scrittrice e filmmaker).
In occasione del summit sarà possibile assistere alle performance degli alumni di LIVE WORKS 2021: Sergi Casero Nieto, Gabbi Cattani, Selin Davasse, Joannie Baumgärtner, Ivan Cheng, Ada M. Patterson & Clementine Edwards, Silvia Rosi. Ad accompagnarli quattro special guest, Philippe Quesne, Omar Souleyman, Giulia Crispiani, Alok Vaid-Menon.
Dallo scorso anno, all’interno di LIVE WORKS free school of performance, Centrale Fies ha messo a punto una affirmative action con la collaborazione di Razzismo Brutta Storia e BHMF, che mira all’agevolazione dell’entrata nel mondo delle pratiche performative di artiste e artisti italiani razzializzati italiani, appartenenti a minoranze etniche o con background migratorio.
La speciale fellowship titolata ad Agitu Ideo Gudeta è acura di Barbara Boninsegna, Simone Frangi, Mackda Ghebremariam Tesfau’, Justin Randolph Thompson. Un modo per rendere più fruibile l’accesso alla formazione e al circuito dell’arte contemporanea a persone che per ragioni materiali e simboliche, ne sono strutturalmente escluse.
VIVATICKET https://www.vivaticket.com/it/cerca-biglietti/centrale%20fies
EVENTBRITE https://www.eventbrite.it/o/centrale-fies-30651569500