Concerto Filarmonica
Quintetto di fiati di Santa Cecilia e Royal Concertgebouw Orkest
Il quintetto di fiati, equivalente per importanza al quartetto d’archi, rappresenta per i fiati la formazione più completa a livello sonoro e ricca di repertorio.
L’idea del gruppo invitato a Trento è ricreare con questa piccola, ma eterogenea, formazione tutta la ricchezza dei timbri orchestrali, facendo tesoro, nel momento esecutivo, delle esperienze raccolte dai protagonisti durante le tournée nelle più importanti sale internazionali, lasciando però libero spazio anche alle forti personalità individuali che caratterizzano ‘l’italianità nel mondo’, premiata nei più importanti concorsi dello strumentalismo per ‘legni’ e ‘ottoni’.
Una ‘italianità’ osservata e ‘prelevata’ all’interno di due fra le migliori orchestre europee: l’Orchestra dell’Accademia di Santa Ceciliae l’Orchestra reale del Concertgebouw di Amsterdam.
Vincitrice del premio “Janina Nawrocka” al Concorso F. Chopin di Varsavia (ottobre 2010), Leonora Armellini, si è diplomata a 12 anni con Laura Palmieri perfezionandosi quindi con Sergio Perticaroli all’Accademia di S. Cecilia di Roma. Trae sempre grande ispirazione dalle lezioni con Lilya Zilberstein presso l’Hochschule für Musik und Theater di Amburgo e Marian Mika, con il quale approfondisce in particolare il repertorio chopiniano.
Leonora Armellini ha tenuto più di 300 concerti in sale come la Carnegie Weill Recital Hall di New York o Musashino Concert Hall di Tokyo. In tanta attività trova il tempo per curare anche la musica da camera dimostrando, come nel progetto presentato a Trento, una particolarissima sensibilità artistica.