Concorrenza sleale

Cinema

Giorno della memoria. 27 gennaio 2013

Italia/Francia, 2001
Genere: Drammatico
Durata: 110'
Regia: Ettore Scola
Cast: Diego Abatantuono, Sergio Castellitto, Gerard Depardieu

Una strada di Roma, nel 1938. Il milanese Umberto ha un negozio di sartoria, e proprio a fianco c'é la merceria di Leone, romano, estroverso, simpatico. I due non hanno una buona convivenza, anzi si detestano. Umberto vede che quando abbellisce la vetrina o attacca dei cartelli promozionali, subito Leone sfrutta quelle idee a proprio vantaggio. Se i genitori sono in contrasto, i figli invece si frequentano: quelli piccoli vanno a scuola insieme, giocano, e uno di loro commenta gli avvenimenti; quelli grandi (il figlio di Umberto e la figlia di Leone) si innamorano e vorrebbero fidanzarsi. Un giorno dopo l'ennesima lite, Umberto apostrofa Leone: "Voi ebrei siete tutti uguali". Leone si ritira in negozio con l'anziano padre. Di lì a poco il Governo promulga le leggi razziali contro gli ebrei. Leone e famiglia devono restituire la radio, licenziare la cameriera ariana e il piccolo è costretto a lasciare la scuola. Quando Leone si ammala, Umberto va a casa a trovarlo, e tra i due nasce una istintiva complicità. Ma ormai il meccanismo si é messo in moto. Poco dopo essere tornato in negozio, Leone é costretto a chiudere. Una mattina carica mobili e masserizie, fa salire la famiglia poi si siede accanto a loro. Il camion si allontana. Umberto lo saluta con sguardo preoccupato.

Ettore Scola aveva già affrontato il periodo relativo ai secondi anni Trenta: Una giornata particolare era infatti ambientato nel 1938, nel momento della visita in Hitler a Mussolini. Ed ecco ancora Roma due anni più tardi. L'unità di luogo prevede che tutto si svolga in quella strada dove ci sono i negozi e le abitazioni delle famiglie dei due protagonisti. La ricostruzione ambientale (tutta in 'interni' a Cinecittà) è puntigliosa ed esemplare. L'idea di fondo riprende a grandi linee quella del film prima citato. Anche qui si parla di storia e quella importante, fatta di grandi avvenimenti e di grandi nomi, rimane sullo sfondo: in primo piano c'è quella piccola, minuta, popolata di uomini che vivono e lavorano ogni giorno e che semmai si trovano inconsapevoli a subire le decisioni che i 'grandi' prendono chissà dove. Così è per Umberto e Leone, prototipi di situazioni più ampie di quel momento: il secondo vittima delle legge razziali, il primo osservatore all'inizio estraneo poi più attento ma ancora non del tutto consapevole dei fatti che gli accadono vicino. Scola vuole rivedere com'erano gli italiani allora, e forse alludere ai comportamenti nei confronti dei razzismi riemergenti del Duemila. Girato alla maniera antica con regolare e ben scandito andamento narrativo, il film ha obiettivi chiari, civili. Vi si fanno annotazioni di una vicenda piccola dai riflessi più ampi, si parla di rivalità, contrasti, slanci affettivi, amicizia. Se è vero che in certi momenti prevale il bozzetto, resta che il film fa un'opportuna operazione di recupero della memoria storica, proponendosi come una sorta di diario quotidiano, scarno, asciutto ma partecipato.