Contemporaneo alpino2

A cura di Elio Vanzo

Il Museo d’Arte Contemporanea di Cavalese è stato inaugurato nell’anno 2001 ed ha ospitato in permanenza fino al 2008 una prestigiosa collezione dedicata a Bruno Munari, di proprietà del dottor Giancarlo Baccoli.

in linea la sua particolarità di luogo decentrato rispetto alle sedi principali e caratterizzato dalla sua posizione in un centro d’alta montagna con forte affluenza turistica, il Museo è una realtà di produzione ed organizzazione culturale, che propone di eventi sperimentali e opere di artisti storicamente consolidati dell’arte contemporanea, trovando la sua specificità nell’indagine e nella esposizione delle diverse tematiche artistiche legate al territorio.

Un territorio inteso non solo come il “nostro territorio” delle valli dell’Avisio, ma più in generale come quello alpino, quale luogo di ricerca e di indagine che, attraverso il filtro dell’arte, si rivolge a verificare lo stato del binomio tradizione-innovazione che coinvolge lo stile di vita delle genti e l'impronta delle strutture in continua evoluzione.

Il museo è un luogo ove la percezione dell’identità alpina nelle sue peculiarità e valori viene rafforzata attraverso il confronto dei punti di vista diversi ma complementari della ricerca e della fruizione artistica contemporanea da cui trarre una maggiore consapevolezza culturale e sociale.

Complessivamente dal 2001 al corrente anno 2024 il Museo ha inaugurato quarantasette grandi mostre d’arte moderna e contemporanea, oltre a innumerevoli altri eventi espositivi e collaterali di genere monografico, collettivo o abbinato, presentando con essi l’opera di più di duecento artisti di valore regionale ed internazionale e pubblicando, a documentazione degli eventi espositivi più importanti, più di trenta cataloghi.

La mostra CONTEMPORANEO ALPINO 2 vuole essere un riassunto di questa intensa storia, attraverso la presentazione delle opere che il Museo ha raccolto nella sua collezione con le donazioni di più di quaranta artisti che hanno qui esposto la loro opera, e un omaggio a tutto il direttivo e al personale che si è avvicendato nel tempo per portare avanti questa appassionante avventura culturale.

La mostra sarà corredata di un catalogo di 68 pagine con testo critico che riporterà le principali acquisizioni del Museo nel corso dei suoi ventiquattro anni di apertura