Da Krapp a senza parole
Stagione di prosa di Cavalese e Tesero 2012/2013
Compagnia Glauco Mauri - Roberto Sturno
Da Krapp a senza parole
di Samuel Beckett
Respiro / Improvviso dellOhio / Atto senzaparole / Lultimo nastro di Krapp
traduzioni teatrali di Carlo Fruttero e Franco Lucentini
con Glauco Mauri e Roberto Sturno
Beckett, premio Nobel per la letteratura, è certamente un innovatore nella storia del Teatro. Con le sue opere ci ha mostrato un nuovo modo di interpretare il rapporto tra la vita e luomo: una visione grottesca che spesso sfocia in una disperata comicità. Vari momenti poetici ma lo stesso tema: luomo e la sua fatica del vivere.
Atto senza parole e Lultimo nastro di Krapp, due testi relativamente brevi al confronto di altri famosi capolavori, sono forse le opere che più chiaramente esprimono alcuni aspetti del mondo di Beckett. Nello stupito, grottesco silenzio di Atto senza parole luomo beffato e ingannato dalla vita che sembra sempre soccorrerlo, ma poi sempre lo delude, trova la sua commovente dignità nel rifiuto e nella voluta solitudine. Ne Lultimo nastro il vecchio Krapp ascolta una bobina che ha registrato la sera del suo 39º compleanno. Tanti anni sono passati! Riaffiorano persone, visi ormai sbiaditi dal tempo, si riscoprono sentimenti
e tra questi ormai dimenticata una storia damore, «quando la felicità era forse ancora possibile». Ma il giovane Krapp non laveva saputa afferrare
la felicità! La bobina finisce e Krapp rimane disperatamente solo nel buio della sua vecchia tana piena di bobine che raccontano la storia della sua vita ma che finiranno sempre col rimanere vuote
esaurite di ricordi.
Ne Improvviso dellOhio - il titolo è dovuto al fatto che il testo fu scritto per lUniversità Columbus dellOhio e lì rappresentata per la prima volta per festeggiare i 75 anni di Beckett - un uomo legge un libro a un altro uomo per aiutarlo a sopportare il dolore di unassenza dolorosa, la moglie morta?
abbandonata? Ciò che il Lettore legge si riferisce alla vicenda dolorosa di chi ascolta (lAscoltatore). Non sono due persone ma è lo stesso uomo che, in un fantastico sdoppiamento, sembra con lascoltarsi cercare una speranza di sollievo al dolore. Respiro. Un cumulo di macerie. Pochi secondi: è la vita. La vita che passa tra il primo vagito e lultimo respiro. Ma in quale mondo! Far capire al pubblico che non è Beckett difficile e complicato, ma difficile e complicata è la vita. La vita che Beckett, pur nella sua angoscia, ha saputo raccontarci con una sotterranea ma struggente pietà.
organizzazione: Coordinamento Teatrale Trentino - Comuni di Cavalese e Tesero