Decostruzione della famiglia: “Vedi adesso allora” di Jamaica Kincaid

Convegno

Lettura di Giovanna Covi

Nel romanzo che segna il suo ritorno dopo dieci anni di silenzio, Jamaica Kincaid, ormai lontana dai Caraibi, ci racconta la storia di un matrimonio – un matrimonio fi­nito. Il suo, forse: l'epoca, la casa (nel Vermont), il marito (musicista), i fi­gli (un maschio e una femmina), la professione della signora Sweet (scrittrice) corrispondono in tutto e per tutto alla vita reale dell'au­trice. Come sempre, tuttavia, la sua corrosiva, inconfondibile prosa è più estranea all'autobiografi­­smo di quanto non appaia a prima vista: la stessa Kincaid ha del resto dichiarato che «il protagonista di questo romanzo è il Tempo». E si potrebbe aggiungere che un'au­ra mitologica e visionaria irradia da una narrazione che è come un'invettiva infuocata – e a tratti esilarante –, dove non a caso i fi­gli della signora Sweet si chiamano Eracle e Persefone. Ma poiché la casa è «un carcere con la secondina dentro», la moglie «quella brutta strega arrivata con la nave delle banane» e il marito «così piccolo che a volte la gente ... lo scambiava per un roditore», ci renderemo conto, pagina dopo pagina, che la signora Sweet, proprio come la Xuela del­l'Auto­biografia di mia madre, è soprattutto un'a­bitante di quell'inferno interiore che Jamaica Kincaid sa raffi­gura­re in maniera inimitabile.


organizzazione: Università degli Studi di Trento Dipartimento di Sociologia Ricerca Sociale Centro Studi Centro Studi Interdisciplinari di Genere, Dipartimento di Lettere e Filosofia