El camp dei frati
di Silvio Castelli
Primi anni sessanta, in Trentino, una siccità quale non s'era mai vista sta compromettendo il raccolto. Un'eredità contestata. Un terreno: el camp dei frati, in cui compare miracolosamente una sorgente d'acqua. Un tesoro misterioso. Un quadro con l'immagine di sant'Antonio, protettore del paese, pieno di sorprese. Una comunità contadina che non sa, che si affida a Dio accettando fatalisticamente le avversità.
Questo è il quadro entro cui si muove Rocco, contadino benestante dal carattere volitivo e duro, addirittura sprezzante verso ogni conformismo. Rocco non è in fondo una persona cattiva. Si sente defraudato dei suoi diritti da un testamento che non accetta, avverte come un'ingiustizia la comparsa dell'acqua nel cosiddetto "campo del Signore", la comparsa di una cassa colma di denaro complica la situazione e il suo animo esacerbato si ribella.
Ecco il succo della commedia. Tutto alla fine si risolverà. L'arrivo della pioggia scioglierà finalmente, come in fondo è giusto che sia, malumori rabbie e incomprensioni...
organizzazione: Gruppo "Amici del Teatro" di Serravalle