Extended Singularity

Musica

Fulvio Sigurtà tromba, Stefano Onorati pianoforte, Gabriele Evangelista contrabbasso, Alessandro Paternesi batteria
Non hanno certo bisogno di presentazione il pianista livornese Stefano Onorati, classe 1966, ed il trombettista bresciano Fulvio Sigurtà, classe 1975, da più di qualche anno esponenti di primo piano del jazz “made in Italy”. Fra i loro numerosi progetti c’è anche quello che dal 2018 li vede affiancati nel duo Singularity, ovvero il punto spazio-tempo in cui le energie dei due musicisti vorticosamente prendono forma partendo dalle riletture del repertorio jazzistico meno gettonato di musicisti come Kenny Wheeler o John Taylor, arrivando all’improvvisazione elettronica totale. In entrambi i casi la musica scivola su binari molto liberi, in cui più che i riferimenti armonici dei brani scelti risulta importante lo stretto dialogo che i due musicisti sono in grado di intrecciare.
Nato come estensione acustica di questo consolidato duo, il più recente quartetto Extended Singularity esplora un territorio musicale altrettanto vasto, fino a toccare l’improvvisazione più radicale. L’affiatata coppia ritmica composta dal contrabbassista toscano Gabriele Evangelista e dal batterista marchigiano Alessandro Paternesi, musicisti più giovani ma ben noti agli appassionati italiani, entrambi dotati di grande tecnica e non comune sensibilità musicale, estende ulteriormente le infinite possibilità sonore già offerte dal duo, riuscendo ad unire mirabilmente ricerca innovativa e conoscenza della tradizione, riflessione introspettiva e groove contagioso.
Ogni loro esibizione è un viaggio sorprendente e suggestivo, lungo territori e verso mete sempre difficili da prevedere, e per questo risulta ancora più affascinante. È un concerto davvero “senza rete” il loro, nel corso del quale, come tiene a precisare Onorati, “non conta quello che sceglieremo di suonare, ma come lo suoneremo”. L’intento è quello di dimostrare che quando ci sono il giusto interplay ed una sincera urgenza espressiva anche la musica più libera, apparentemente difficile, riesce a coinvolgere ed appassionare gli ascoltatori.

parte di: Ai confini e oltre