Fahrenheit 2019

di Ilaria Andaloro e Fabio Gaccioli (liberamente ispirato a "Fahrenheit 451" di Ray Bradbury) 

Teatro

con l'Istituto "Buonarroti" di Trento

Serata finale e delle premiazioni di PALCOSCENICO TRENTINO - IL CONCORSO PREMIO MARIO ROAT

In una società immaginaria collocata in un futuro distopico, che non sembra, per la verità, poi così lontana, i libri non vengono più letti, poiché ciò costituisce un crimine, bensì bruciati da un rigido corpo di pompieri asserviti al sistema, pronti a denunciare e arrestare qualsiasi ribelle colpevole di reato di lettura.

In questo scenario poco rassicurante sono infatti pochi a possedere materiale cartaceo nelle proprie case, mentre la maggior parte della popolazione è succube della televisione e della radio, strumenti con i quali la dittatura diffonde la propria ideologia, calpestando la volontà dell'essere umano di preservare la sua libertà di pensiero.

E' al noto romanzo di fantascienza Fahrenheit 451, scritto da Ray Bradbury, edito in Italia nel 1953 con il titolo Gli anni della fenice, che il nostro spettacolo si ispira, traendo suggestioni anche dall'omonimo visionario film di François Truffaut del 1966.

Lavorare su questi testi, sia quello letterario che quello cinematografico, ci ha permesso di riflettere su alcune tematiche che sentiamo calde, quali: il ruolo e l'importanza della lettura, l'influenza dei mass-media sulla libertà individuale nella società contemporanea, la pericolosità delle dittature totalitarie, l'assuefazione impassibile alla quotidianità, la necessità di preservare la propria umanità nella desertificazione emotiva e, soprattutto, l'eterna potenza sovversiva e vitale della cultura.

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