Faimarathon

Il 18 ottobre 2015 torna l'evento nazionale promosso dal FAI – Fondo Ambiente Italiano che intende coinvolgere i cittadini aprendo al pubblico oltre 500 luoghi, normalmente inaccessibili o poco conosciuti, in 130 città di tutta Italia attraverso visite a contributo libero proposte da 3.500 volontari

Manifestazioni ed eventi , Escursione , Visita guidata
[ FAI Fondo per l'Ambiente Italiano]

Domenica 18 ottobre 2015 torna “FAImarathon. Con Il Gioco del Lotto e il FAI una Giornata FAI d’Autunno alla scoperta di un’Italia diversa”, l’evento nato nel 2012 parte della campagna di raccolta fondi del FAI – Fondo Ambiente Italiano “Ricordiamoci di salvare l’Italia”.

Una grande manifestazione, giunta alla quarta edizione e per la prima volta a cura dei giovani del FAI, che intende far conoscere piccoli e grandi tesori del nostro Paese, come palazzi, chiese, teatri e giardini, sensibilizzando sull’importanza di proteggere e valorizzare questo patrimonio d’arte e natura unico al mondo. Nel 2014 hanno partecipato oltre 39.000 persone: quest’anno speriamo, anche con il tuo aiuto, di poter superare questo numero!

Oltre 500 luoghi da scoprire insieme
Per la prima volta affidata ai giovani del FAI, FAImarathon apre al pubblico oltre 500 luoghi in 130 città di tutta Italia grazie all’entusiasmo di 3.500 volontari che, in molti casi, proporranno eventi e iniziative speciali. Palazzi, chiese, teatri, giardini, cortili: attraverso visite a contributo libero si potranno scoprire luoghi della nostra vita quotidiana, spesso inaccessibili o poco conosciuti. Non ci sono punti di partenza o di arrivo ma solo itinerari tematici, di interesse artistico, paesaggistico e sociale, che rappresentano l’identità del territorio, la sua storia, le sue tradizioni.

Iscriviti al FAI e vivi FAImarathon da protagonista
Tutti i contributi raccolti permetteranno al FAI di continuare la sua missione di tutela e valorizzazione del patrimonio d’arte e natura italiano. In segno di gratitudine per quanti sostengono tutto l’anno la Fondazione saranno riservati vantaggi per gli iscritti al FAI che potranno accedere a luoghi aperti in esclusiva per loro e saltare le code in tutti gli altri.

Scarica l'App
E’ possibile portare sempre con sé tutti i luoghi aperti in FAImarathon, geolocalizzati e con contenuti di approfondimento, scaricando l’App del FAI, gratuita e disponibile per iOS e Android. Una vera e propria guida alla bellezza che permette di trovare in pochi click anche informazioni sui luoghi di cui il FAI si prende cura, aggiornamenti su eventi e campagne della Fondazione e tanto altro.

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In Trentino appuntamento a Carisolo

ANTICA VETRERIA "LA FABBRICA DEI CRISTALLI"
c/o Museo del vetro Fondazione Maria Pernici, Località Antica
ore 10.00-16.00 Apertura con visita guidata
L’antica vetreria nacque a inizio Ottocento ai margini dell’abitato di Carisolo per iniziativa di due famiglie: i Bolognini da Pinzolo e i Pernici da Riva del Garda che decisero di portare in Val Rendena la loro lunga esperienza commerciale nel ramo della cristalleria e del vetro soffiato. La zona fu scelta per la ricchezza di minerali quarziferi e perché il fiume Sarca, che corre con forza dopo l’ultima ansa della valle, nella piccola piana ove ha sede la vetreria si suddivide in alcune ramificazioni che furono utilizzate per azionare il mulino dove si frantumava il quarzo, principale elemento della composta vetrosa.
L’attività intrapresa dette subito i risultati auspicati e la “Pernici e Bolognini” si guadagnò già nel 1811-12 il Premio d’Industria, che il governo napoleonico aveva istituito a Milano.
Nel 1855 i soci fondatori ormai anziani cedettero la fabbrica ad Alessandro Garuti, imprenditore modenese già proprietario della vetreria nella vicina Val d’Algone, che rinnovò gli stabilimenti, ampliandoli e potenziandoli, trasformando tuttavia in senso industriale la produzione che divenne di lastre da finestra, e che realizzò un vero e proprio insediamento produttivo modernamente concepito. La successiva crisi industriale e l’assenza di capitali e di nuovi investimenti portò, nel 1888, alla cessazione dell’attività.
Oggi la vicenda della gloriosa fabbrica di cristalli ritorna alla luce per l’iniziativa della Fondazione “Maria Pernici – Antica Vetreria” che ha allestito negli edifici ristrutturati una raccolta storica, con le antiche immagini fotografiche e gli strumenti di lavoro dei vetrai.

ANTICO CASTAGNETO
Via Santo Stefano
ore 10.00-16.00 Spunto per visita libera
Lungo il cammino nell’antico castagneto, con lo sfondo dei monti del Gruppo Adamello Brenta con le Cime del Carè Alto, Adamello, Lobbia Alta che furono teatro di aspre battaglie della Prima Guerra mondiale, è prevista la lettura di poesie e brani che rievocano la Grande Guerra: un breve percorso nella memoria nel centenario del primo conflitto mondiale 1915-1918

CHIESA DI SANTO STEFANO
Via Santo Stefano
ore 10.00-16.00 Apertura con visita guidata
In occasione di FAIMarathon la Chiesa di Santo Stefano ospiterà “VetroCenacolo”, opera in vetro del maestro muranese Silvano Signoretto
Circondata dal perimetro murario dell'antico cimitero, la Chiesa di santo Stefano costituisce un punto di interesse artistico veramente notevole. Edificata intorno all'anno 1100 sulla cima di un’isolata rocca granitica circondata dal bosco, probabilmente su un antico castelliere, ampliata ed affrescata nei secoli successivi si presenta in posizione di dominio sulle due valli Rendena e di Genova. Suggestivo l'ambito cimiteriale con il Golgota sul quale si stagliano contro il cielo le tre croci. La chiesa rivela chiaramente la successione degli interventi avvenuti nel corso dei secoli: il primitivo edificio subì una prima modifica con l’orientamento a est e in seguito, tra il 1519 e il 1534 fu ampliato verso nord-ovest, con l’aggiunta della scala che conduce all’attuale accesso.
Gli affreschi interni ed esterni, realizzati dai pittori itineranti della famiglia Baschenis, sono stati oggetto dell'interesse di vari storici dell'arte. Splendida è la sequenza della Danza Macabra affrescata sulla facciata meridionale esterna da Simone II Baschenis nel 1519. La danza macabra è un tema iconografico tardo medievale nel quale si raffigura una danza fra uomini e scheletri: gli scheletri sono una personificazione della morte, mentre gli uomini sono solitamente abbigliati in modo da rappresentare le diverse categorie della società dell'epoca, dai personaggi più potenti, come il papa e l’imperatore, prelati principi e nobili, ai più umili come borghesi e contadini. Tutti uniti da eguale destino di morte.
All'interno si ammira una Ultima Cena con una vivace e caratteristica apparecchiatura e un grande affresco del Cinquecento che raffigura il passaggio di Carlo Magno da Bergamo in Valle Camonica, Val di Sole e lungo la Val Rendena.

CHIESA PARROCCHIALE DI SAN NICOLO'
Via Val di Genova, 1
ore 10.00-16.00 Apertura con visita guidata
La chiesa parrocchiale di San Nicolò nel centro abitato di Carisolo poggia le proprie fondamenta su roccia metamorfica ed è sorretta da un grande muraglione di cinta in granito. La chiesa, edificata a partire dal 1720, venne consacrata nel 1754 come riporta la data sul portale in granito lavorato a mano. Sulla facciata principale spicca il rosone centrale con l’effige del santo titolare, realizzato degli anni 1940-1950. Sotto, dentro le nicchie vi sono le statue di San Paolo, di Cristo Re e di San Pietro.
L’interno è riccamente decorato e si presenta a navata unica con quattro altari laterali in gesso lavorato a finto marmo, in stile barocco austero. Vi si venera la statua della Madonna Addolorata, opera dello scultore altoatesino Giovanni Pedl, che ha un particolare valore affettivo per gli abitanti di Carisolo in quanto la considerano miracolosa, avendo protetto comunità e fedeli in occasione di pestilenze, incendi e inondazioni.
La chiesa di San Nicolò è molto nota per lo splendido altar maggiore in legno policromo, di epoca anteriore alla chiesa, testimonianza alta dello stile barocco-rococò che penetrò tardivamente in Val Rendena ma che contribuì ad arricchire il già cospicuo patrimonio artistico della valle.


organizzazione: FAI Fondo per l'Ambiente Italiano