Feminist Futures School | Muna Mussie e Massimo Carozzi

Muna Mussie e/and Massimo Carozzi – Cruna
Sala Mezzelune – 60′

Incontri e convegni
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Curva Cieca Oblio ኩርቫ ዕውር ምርሳዕ nasce dalla collaborazione tra Muna Mussie e Massimo Carozzi. Composto di tre parti, il disco parte da una ricerca sul concetto di oblio collettivo e personale. I riferimenti alla memoria tramite l’arte tessile e il ricamo come strumenti artistici, evidenziano il visibile, l’invisibile e il tattile. Cieca si muove all’interno della grammatica di un testo avverso e i continui inciampi ne demoliscono il significato richiamando all’orecchio una sorta di freestyle, una break dance della parola che introduce ad un piano ritmico con senso e forma proprie. Curva è costruita sulla fusione di un frammento prelevato da un brano di musica Tigrinya con il ritmo meccanico di una macchina da cucire e cerca nella ripetizione di catturare e puntare a ciò che sfugge e contemporaneamente incalza, di tracciare delle cuciture nomadiche, dei segni distintivi o dei meticciati. La lunga apnea di Oblio nasce a partire da un’azione, un rituale collettivo, dove una parete in tessuto è il quadro sul quale a cucire sono le voci e le mani nude dei partecipanti. Si parte dalla parola OBLIO detta, scritta, vocalizzata, ricamata, lamentata tramite un passaparola che nel suo ripetersi costante, diventa il corpo di una composizione sonora.

Muna Mussie , artista multidisciplinare basata a Bologna. Il suo lavoro si muove tra gesto, visione e parola, attraversato dalla pratica del ricamo, e indaga i linguaggi delle arti per dare forma alla tensione che scaturisce tra diversi poli espressivi, privato e pubblico, memoria e oblio, visibile e invisibile. Tra le performance e installazioni recenti: The Perfect Human from Sunrise to Sunshine (2023),  Oblio/Hands (2023), Oblio/Pianto del Muro (2022), PERSONA (2022), FÒRO FÓRO (2022) Bientôt l’été (2021), PF DJ (2021) , Oblio (2021), Curva Cieca (2021), Curva (2019), Oasi (2018), Milite Ignoto (2015). Tra le mostre si segnalano: ዳናቦሎኛبولونیاشارع| Bologna St. 173 (2021-2023), Punteggiatura (2018). Il progetto discografico Curva Cieca Oblio  ኩርቫዕውር  ምርሳዕ (2024) di Muna Mussie e Massimo Carozzi è la dodicesima uscita di XONG collection – dischi d’artista.  Il suo lavoro è stato presentato ad Art Fall/PAC Ferrara, Xing Raum e Live Arts Week Bologna, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo Torino, Museo Marino Marini Firenze, Workspace Bruxelles, Kaaitheater Bruxelles, MAMbo Bologna, ArteFiera Bologna, HangarBicocca Milano, Museion Bolzano, Short Theatre Roma, SAVVY Contemporary Berlin, Mattatoio Roma, Black History Month Firenze, Villa Romana Firenze, Mucem Marsiglia, MAXXI L’Aquila, OGR Torino. Muna Mussie è tra i vincitori del bando Italian Council (2022) del MiC.   

Massimo Carozzi è un artista sonoro, musicista e sound designer, esplora la relazione fra suono e immagine, suono e scena, suono e letteratura, suono e spazio. Si è occupato del sound design di numerosi documentari, film, spettacoli teatrali e di danza, in solo e collaborando con scrittori, registi, coreografi, artisti visivi. Nel settembre 2000 con Anna Rispoli e Anna de Manincor fonda ZimmerFrei, con cui partecipa a mostre collettive e personali, festival cinematografici, musicali e teatrali, in Italia e all’estero. Ha partecipato a diversi progetti musicali e sonori, fra cui: El Muniria, Weight And Treble, Auriga, Phonorama, Auna.  Ha collaborato, in studio e dal vivo, con diverse personalità del mondo della musica fra cui Starfuckers/Sinistri, Massimo Volume, 3/4HadBeenEliminated, Andrea Belfi, Stefano Pilia, Valerio Tricoli, Dominique Vaccaro, Emidio Clementi, Margareth Kammerer, Susanna La Polla De Giovanni. Ha pubblicato dischi per Random Numbers, Second Sleep, Yerevan Tapes.  E’ autore di documentari e cartografie sonore.
Xong è il nome della collana di dischi d’artista, prodotta da Xing, di personalità – italiane e non – legate al variegato mondo della performatività. La collana esplora e traccia una geografia di artisti che intendono il campo sonico come una delle piattaforme in cui espandere i loro mondi e la loro immaginazione. “Lo spazio del disco” è la scena su cui focalizzare e amplificare la propria poetica come fenomeno sonico e fisico, lo spazio da performare. Gli artisti che Xing ha coinvolto in questo progetto praticano di fatto e da sempre la transmedialità. Xong è un progetto unico nel suo genere che disegna nuovi contorni per produrre una diversa comprensione del performativo, delle live arts, e del loro potenziale. Ogni disco è in edizione numerata. Il vinile accoglie la solidificazione del gesto. Nell’insieme colleziona una serie di creazioni originali che costituiscono una rassegna a lungo termine. Onda su onda, Xong è una collana di “Musica-Non-Musica” per attualizzare l’immaginazione.

Costi

Gratuito

La listening session sarà tenuta in lingua italiana

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