Funari, la televisione e il potere

Convegno

L’ultimo, beffardo saluto del “giornalaio” più famoso d’Italia, una denuncia del potere che ha corrotto l’Italia.

Dal letto d’ospedale dal quale non si sarebbe più rialzato, Gianfranco Funari ha dettato alla moglie e preziosa collaboratrice Morena la storia della sua vita e le sue confessioni più intime.

GIANFRANCO FUNARI (1932-2008) è stato uno dei volti più amati dal pubblico televisivo italiano e più ostacolato dal potere mediatico. I suoi programmi sulla Rai e sui canali Mediaset, su Odeon Tv e circuiti delle emittenti locali, da Abboccaperta a Mezzogiorno è, da Punto di svolta a L’edicola di Funari, da Funari Late Show alle esplosive ospitate in varietà e talk show, sono state geniali e irriverenti rivoluzioni del linguaggio televisivo.

“Il leitmotiv della mia vita è quella sensazione di essere fuori posto che mi sui sono sempre portato dentro”: dal grembo materno (“presi l’ultimo tram dell’ultimo ciclo mestruale di mia madre, dopo di me fu la menopausa”) fino ai programmi televisivi fatti da un “giornalaio” che rimproverava ai giornalisti di essere troppo poco indipendenti. In un libro dettato da un letto d’ospedale, Gianfranco Funari racconta una vita fuori schema: gli anni da croupier in Asia, gli esordi come cabarettista al Bagaglino e al Derby, l’invenzione della televisione “gridata”, i grandi successi che l’hanno accompagnato lungo una carriera in cui ha avuto un solo padrone: se stesso. Ricordi, confessioni intime, ritratti di personaggi famosi, e una panoramica impietosa dietro le quinte del potere politico e televisivo. “Volete sapere qual è la cosa di cui vado più fiero? Del potere ho mostrato le mutande, nel senso che i politici hanno dovuto spogliarsi di fronte all’occhio spietato della telecamera e far vedere anche i loro affari più nascosti e a volte più sporchi. Il paradosso è che la parola mutanda in latino significa ‘quelle cose che devono essere cambiate’ per ovvi motivi. Ma loro, i politici, in sessant’anni di partitocrazia le mutande non se le sono mai cambiate. Io, invece, nel mio camerino, li ricevevo spesso in mutande per mostrare loro che erano linde e fresche di bucato”.

In occasione della pubblicazione di Gianfranco Funari, Il potere in mutande. Il dito nell’occhio della tv italiana (prefazione di Aldo Grasso), Rizzoli

Giovedì 16 luglio, alle ore 21, a Levico Terme (Salone del Palazzo delle Terme, Viale Vittorio Emanuele 10) si terrà l’incontro Funari, la televisione e il potere. Intervengono Morena Funari e Alesssandra Sestito.


organizzazione: CSSEO Centro Studi sulla Storia dell'Europa Orientale