Genesi, articolazione e ragioni politiche del califfato
LORENZO CREMONESI
GENESI, ARTICOLAZIONE E RAGIONI POLITICHE DEL CALIFFATO
Un’analisi dell’Isis tra Iraq e Siria e della rapida evoluzione che ha visto protagonisti i paesi dell’area musulmana in
seguito allo scoppio delle primavere arabe: cos’è, com’è strutturato e quali sono le ragioni politiche nascoste dietro
la sua avanzata? Come può generare proseliti anche oltreoceano? Un fenomeno di proporzioni talmente allarmanti da
trovare un nome, quello di foreign fighters. Quali strategie consentono all’Isis di avanzare così rapidamente? La capacità di approfittare delle divisioni interne degli avversari per riportare vittorie e raccogliere nuovi proseliti e il fatto che i sunniti trovino nell’Isis un aiuto contro sciiti e Iran in Siria e Iraq, rappresentano due punti di forza del Califfato. Un’altra tattica è la guerra dell’acqua, una strategia subdola e devastante vecchia di millenni e capace di mietere più vittime di quella con le armi “tradizionali”: un’emergenza che costringe i paesi occidentali a correre ai ripari e trovare soluzioni contro l’avanzata del Califfato. Al tempo stesso è necessario soffermarsi sull’immagine dell’Isis trasmessa dai media e sulla reale situazione di occupazione dei territori: quanto è realtà e quanto propaganda? L’Isis appare come un’etichetta che ha soppiantato nella visione occidentale quella di Al Qaeda, racchiudendo genericamente al suo interno anche azioni di talebani e altri gruppi estremisti che non fanno capo all’Isis. L’informazione talvolta generica e frammentata può rivelarsi fuorviante e alterare le dimensioni effettive del fenomeno contribuendo a generare il panico.Lorenzo Cremonesi è giornalista delCorriere della Sera. Per vent’anni ha seguito le vicende mediorientali, come corrispondente da Gerusalemme e inviato in Iraq, Afghanistan, Libia, Siria.
È autore di tre libri: Le origini del sionismo e la nascita del kibbutz (1881-1920) (La Giuntina 1985); Bagdad Café(Feltrinelli 2003) e Dai nostri inviati(Rizzoli 2008). Dice di se stesso: «Un vero reporter scrive solo stando immerso nel luogo caldo dove i fatti accadono. Mangiare quel cibo, respirare quell’aria, parlare con la gente, anche in tempo di guerra, è l’unico modo per scriverne davvero. Internet e gli altri metodi di reperimento in remoto delle informazioni, quindi non sul campo, creano surrogati insipidi di realtà».le informazioni, quindi non sul campo, creano surrogati insipidi di realtà».
Ingresso libero e gratuito
organizzazione: Ass. cult. Incontri Internazionali di Rovereto