Giudizi universali quadro 2: Uno per quattro

Teatro

Chi siamo? Quali le maschere che indossiamo? Quante personalità abitiamo? Un barista si racconta attraverso le sue varie, surreali e ironiche personalità. Una riflessione sull'Io e sulle sue complessità.

“In letteratura fioccano casi di persone “abitate” da diverse e numerose personalità, di cui la principale è solitamente ignara delle altre. Il fenomeno della dissociazione è ampiamente studiato e provato da molto tempo. Si tratta di una reazione difensiva della mente che risponde, seguendo diversi livelli di gravità, a situazioni di stress elevato, separando parti di sé – ad esempio, la parte emotiva legata ad un evento da quella cognitiva, in modo da non consentire di provare emozioni destabilizzanti richiamando il ricordo; oppure isolando i ricordi stessi. Il nostro stesso Sé non è un nucleo coerente e compatto, ma dialoga con diverse parti solitamente ben integrate tra loro. Questo spiega come spesso ci sentiamo e percepiamo in modi differenti, senza per questo mettere in discussione la nostra identità. ‘Uno per Quattro’ è un divertissement che porta all'estremo il fenomeno della dissociazione dando voce alle diverse personalità che abitano Carlo, il timido protagonista del testo”.

 Stefano Cordella

Lo spettacolo ‘Giudizi Universali’ nasce dall'incontro di due compagnie trentine, TrentoSpettacoli ed Evoè!Teatro, con il progetto ‘Teatro-Giornale’ del drammaturgo italiano Roberto Cavosi, un corpus di suoi testi che, prendendo spunto da un fatto storico o di cronaca, illuminano temi, questioni e problemi del nostro tempo.

Quattro di questi testi danno vita a ‘Giudizi Universali’, uno spettacolo modulare e itinerante, composto da quattro 'stazioni' teatrali che si snodano in quattro spazi diversi anche se contigui.

Quattro 'quadri' diretti ognuno da un regista diverso: due provenienti dalle compagnie che hanno dato vita al progetto - Maura Pettorruso per TrentoSpettacoli e Clara Setti per Evoé!Teatro - , e due esterni, i milanesi Stefano Cordella e Giacomo Ferraù.

Un inedito esperimento teatrale che parte da un originale format drammaturgico per arrivare alla collaborazione artistica di due compagini del territorio che scelgono di mettersi a reciproco confronto.

 

Uno spettacolo itinerante di 4 testi di Roberto Cavosi

Regia: Stefano Cordella

Con Clara Setti, Stefano Detassis, Marta Marchi, Emanuele Cerra

una produzione TrentoSpettacoli in collaborazione con Evoè!Teatro

Costi

accesso gratuito

lo spettacolo è accessibile sulla piattaforma www.retroscena.org  e sarà visibile per 48 ore