Gl'innamorati
Gl’innamorati, di Carlo Goldoni, arriva al Teatro di Pergine per la regia di Stefano Artissunch
Stagione di prosa di Pergine Valsugana 2014/2015
Synergie Teatrali e Teatro de Gli Incamminati
Gl'innamorati
di Carlo Goldoni
con Isa Barzizza, Micol Pambieri, Stefano Artissunch, Stefano De Bernardin, Laura Graziosi e Stefano Tosoni
regia di Stefano Artissunch
La commedia, divertente e romantica, racconta dell'amore tormentato di due giovani fra corteggiamento e seduzione: Eugenia, appartenente alla nobiltà milanese decaduta, e Fulgenzio, rappresentante della ricca classe borghese. Ostacolo alla loro felicità non i soliti impedimenti esterni, ma l'orgoglio e la gelosia che l'uno prova nei confronti dell'altra. L'opera, ricca di situazioni comiche tipiche della commedia dell'arte, non solo dispensa critiche alla società ma approfondisce le sfumature psicologiche che ruotano intorno all'inquietudine d'amore dei due protagonisti per poi addentrarsi nel particolare delle trepidazioni delle donne sul rapporto amoroso.
La regia, che rende la materia goldoniana vivace e moderna, lavora su tre fronti, chiaro-scuro, interno-esterno, vuoto-pieno.
La narrazione lineare, talvolta sospesa con immagini pittoriche e atmosfere fortemente psicologiche, fa dello spettacolo una pièce capace di attrarre l'emotività del pubblico in uno scambio continuo di energia. Il susseguirsi delle azioni e dei movimenti scenici in uno spazio realistico e non, rende dinamica l'interpretazione sia fisica che vocale degli attori grazie al sostegno della partitura musicale mozartiana.
L’Opera è una delle più fortunate di Goldoni, cavallo di battaglia di molte grandi attrici dell’Ottocento (da Adelaide Ristori ad Eleonora Duse).
La commedia, divertente e romantica, racconta dell’amore tormentato di due giovani fra corteggiamento e seduzione: Eugenia, appartenente alla nobiltà milanese decaduta, e Fulgenzio, rappresentante della ricca classe borghese. Ostacolo alla loro felicità non i soliti impedimenti esterni, ma l’orgoglio e la gelosia che l’uno prova nei confronti dell’altra. L’opera, ricca di situazioni comiche tipiche della commedia dell’arte, non solo dispensa critiche alla società ma approfondisce le sfumature psicologiche che ruotano intorno all’inquietudine d’amore dei due protagonisti per poi addentrarsi nel particolare delle trepidazioni delle donne sul rapporto amoroso.
La regia, che rende la materia goldoniana vivace e moderna, lavora su tre fronti, chiaro-scuro, interno-esterno, vuoto-pieno.
La narrazione lineare, talvolta sospesa con immagini pittoriche e atmosfere fortemente psicologiche, fa dello spettacolo una pièce capace di attrarre l’emotività del pubblico in uno scambio continuo di energia. Il susseguirsi delle azioni e dei movimenti scenici in uno spazio realistico e non, rende dinamica l’interpretazione sia fisica che vocale degli attori grazie al sostegno della partitura musicale mozartiana.
«Un classico, originariamente in tre atti, uscito nel 1759 dalla penna di Carlo Goldoni (Venezia 1707 - Parigi 1793), che con questa commedia inizia a scandagliare le sfaccettature psicologiche relative all’amore, e messo in scena con la regia di Stefano Artissunch - anche ottimo interprete di un Fulgenzio appassionato e
guidato più dall’impulsività che dalla lanterna della ragione - il quale nel rispetto della tradizione riesce a fare sì che di tutti i personaggi siano evidenziate peculiarità psicologiche ed emotive.
Un innamorato antico e moderno insieme, incapace di controllare se stesso e la situazione, anzi con la sua amata travolto da ondate subitanee di gelosia, sdegno, permalosità, orgoglio, ira, silenzi e reazioni inconsulte, uno zio Fabrizio che si trasforma in un’eccezionale zia Fabrizia - millantatrice, dilapidatrice delle sostanze familiari e interessata al denaro - interpretata dalla straordinaria e giovanilmente spumeggiante Isa Barzizza, un bravissimo Stefano De Bernardini che impersona en travesti Flamminia (sorella di Eugenia): questi alcuni dei personaggi attraverso i quali il commediografo stigmatizza ipocrisie e mediocrità della società a lui contemporanea. È forse mutato qualcosa oggi?
Più arduo il compito per Stefano Tosoni e Laura Graziosi ciascuno dei quali veste tre ruoli che per volere essere troppo caratterizzanti non sempre risultano così incisivi.
Ambientata a Milano, la pièce mette in luce come il sottile tarlo della gelosia legato a problematiche economico-sociali finisca con il ledere la serenità affettiva dei due protagonisti - insieme al bravo regista- attore molto valida Selvaggia Quattrini nei panni di Eugenia elegantemente tormentata, impulsiva e passionale - che all’apparenza avrebbero tutto per essere felici, invece sono in continua sofferenza coinvolgendo e lasciando perplessi e sconcertatati chi li circonda e narrando comunque una situazione di assoluta attualità.
Uno spettacolo - ben riuscito nel rispetto della tradizione anche per ciò che riguarda i costumi con molti particolari ben curati e significativi (come il non utilizzo della parrucca da parte di Flamminia) e con una scenografia elegantemente essenziale e a ‘griglie’ - grazie al quale è possibile distrarsi».
di Wanda Castelnuovo, www.teatro.org
Intero € 15,00 - Ridotto Carta In Cooperazione € 13,50 - soci Cassa rurale di Pergine, over 65 e under 30, carta Amici del Teatro € 12,00 - Posti buca dorchestra € 12,00
Informazioni sul teatro e sul cinema in Trentino nel sito www.trentinospettacoli.it
organizzazione: Coordinamento Teatrale Trentino - Comune di Pergine Valsugana