Hina. Questa è la mia vita
Incontri culturali di Levico Terme
Giovedì 21 luglio si affronta una vicenda agghiacciante. Giommaria Monti e Marco Ventura, due cronisti di razza, in Hina. Questa è la mia vita. Storia di una figlia ribelle (Piemme) ricostruiscono la terribile vicenda di Hina Saleem, la diciassettenne sgozzata dal padre in un paese del bresciano perché rifiutava di adeguarsi alle tradizioni della comunità pachistana. Hina, immigrata di seconda generazione si considerava una ragazza italiana come tante ed era determinata a decidere in libertà della propria vita. Per il padre era colpevole di volere vivere alloccidentale. Una storia terribile, tragicamente vera.
Giommaria Monti, Marco Ventura
Hina. Questa è la mia vita
Storia di una figlia ribelle
Edizioni Piemme, 2011
Io sono una persona molto sensibile e sentimentale. Mi piacciono i tramonti. Quando si è molto tristi, si amano i tramonti. E sono una che se mi viene da piangere, piango.Allinizio frequentavo i miei amici a Brescia, ed ero un po gelosa perché non potevo fare tutte le cose che facevano le mie amiche: andare fuori a divertirsi, scherzare, ridere. Io volevo finire la scuola e farmi la mia vita. Ma per i miei genitori, che seguono le tradizioni pachistane, la scuola e il lavoro non sono cose importanti. Per loro una ragazza dovrebbe occuparsi della casa e dei fratelli.Ho sentito che la mia mamma diceva a mio papà: «Io convincerò Hina ad andare in Pakistan e se non vorrà inventiamo un piano tutti insieme».Ma non so quale. So solo che mi faranno del male. Perciò fate presto, portatemi via da questo inferno, perché prima o poi il mio papà qualcosa me lo fa.Hina Saleem ha avuto una sola colpa: voler vivere la sua vita di ragazza, rifiutando il ruolo subalterno che il rigore della tradizione pachistana impone alle donne.Una storia vera, tragicamente vera. Intensa come un romanzo.E così è raccontata: dalle pagine del suo diario, ai documenti, alle testimonianze di chi lha conosciuta.La storia di una ragazza coraggiosa che ha deciso di prendere in mano la propria vita. A qualunque costo.