Human crossing

Mostra

CreActivity e Fondazione Campana dei Caduti  

in collaborazione e con il patrocinio di  

AIAPI | Associazione Internazionale Arti Plastiche Italia

Comitato Nazionale IAA/AIAP UNESCO Official Partner

 

presentano la 4^ edizione di

 

HUMAN CROSSING

Footprints of Culture and Peace

a cura di Roberto Ronca

organizzazione Debora Salardi

 

FONDAZIONE CAMPANA DEI CADUTI - Rovereto (TN)

dal 9 Marzo al 9 Maggio 2024

 

 

Alex Cattoi, Roberto Lorenzini e Isabel Pérez del Pulgar 

incrociano la loro arte per raccontarci le impronte che stanno lasciando su questa terra.

Un insieme di videoarte, sculture, istallazioni e tanto altro

a raccontare il magico "Incrocio Umano" di tre anime creative

che scandiscono il loro tempo con altrettante visioni fuori dal comune.

HUMAN CROSSING - FOOTPRINTS OF ART AND CULTURE

ti aspetta per regalarti una immersione nell'arte pura.

 

Open Day inaugurale il 9 Marzo dalle 9,00 alle 18,00 (con ingresso gratuito)

 

il 9 e il 10 marzo Alex Cattoi e Roberto Lorenzini saranno presenti alla Fondazione a disposizione del pubblico.

 

CreActivity SRL, in collaborazione con la Fondazione Campana dei Caduti e AIAPI, Associazione Internazionale Arti
Plastiche Italia e presentano HUMAN CROSSING, edizione 2024.
HUMAN CROSSING sarà visitabile presso la sede della Fondazione dal 9 marzo al 9 maggio 2024. Ad essa farà seguito
nel periodo estivo la esposizione “HUMAN RIGHTS?”, divenuta ormai un classico della programmazione al Colle di
Miravalle, giunta quest’anno alla 18.ma edizione.
HUMAN CROSSING rappresenta il cammino del genere umano. In questa edizione tre Artist* ci accompagnano in questo
viaggio con tre visioni, tre estetiche, tre mondi narrativi completamente diversi ma con un naturale comun denominatore:
l’Essere Umano.
Nel titolo dell’evento il concept sintetizzato: impronte di cultura e di pace. L’uomo è l’essere in movimento.
L’impronta dell’essere umano è la traccia storica di ciò che l’uomo lascia dietro di sé, nella sua essenza e nel movimento.
Nel suo percorso l’uomo lascia tracce indelebili, modifica territori, modifica culture. Cambia i modi di pensare; nel suo
cammino l’uomo di evolve.

Stanziale o in movimento, il compito ancestrale e genetico dell’essere umano è quello di modificare il proprio ambiente.

Questo non avviene, come erroneamente si può pensare con un pensiero tecnico-industriale, ma attraverso lo sviluppo
della cultura.
E se l’essenza e il vero senso della vita fosse la conoscenza?
E come potrebbe non essere così, quando è così evidente agli occhi l’esigenza animale dell’Uomo nel lasciare la propria
impronta?
Ma quale conoscenza? L’unica conoscenza che aiuta il genere umano a progredire è quella condivisa, importata ed
esportata. Il movimento è duplice: ciò che si importa è automaticamente esportato da un altro luogo; e se la mente è un
non-luogo che vive solo quando cresce, è lo scambio ciò che la può mantenere viva.
L’essere umano cresce solo in un circolo virtuoso di importazione ed esportazione di esperienze, di culture, di menti, di
vita. A che porta tutto questo? Tutto questo porta alla ricerca della pace, fine ultimo dell’uomo culturale, che a sua volta
porta benessere, in quanto inclinazione naturale dell’uomo. Anche ove vi siano regressioni culturali, sociali,
comportamentali, la pace non regredisce; si può fermare per qualche tempo, ma poi, inevitabilmente, riprende e ricomincia
il proprio percorso da dove era stato interrotto. Perché la pace è nell’uomo e l’uomo è colui che la crea. É un
interessantissimo continuo meccanismo a catena di azione e reazione, quello che conduce l’essere umano nella sua vita
terrena e oltre e quando la traccia e l’impronta sono quelle giuste, giusto è il risultato.
E a ben vedere anche se appare più evidente e rumorosa la guerra, la pace è quella che ha più connotato la storia
dell’umanità, perché se la guerra si esprime in zone isolate, la pace coinvolge tutti, come un’onda calma che spesso
agisce senza fare rumore, ma c’è, e c’è sempre. Perché quelli che fanno la guerra, nel mondo, sono sempre molto molto
di meno rispetto a quelli che fanno la pace.
La traccia umana sulla terra è una traccia fatta di miriadi di elementi, impossibili da analizzare nella loro totalità e nella loro
complessità. Ciò che analizziamo, però, è la risultanza di ciò che l’impronta dell’uomo ha saputo portare nei millenni della
sua storia su questo pianeta: millenni di incredibile cultura, di maestose opere d’arte e di architettura, di magnifiche opere
dell’intelletto, di meravigliosi incroci e di virtuosismi per descrivere i quali spesso le parole non sono sufficienti.
E, tutto questo, è ciò che Maria Dolens rappresenta.

L’EDIZIONE 2024
HUMAN CROSSING | FOOTPRINTS OF CULTURE AND PEACE
ALEX CATTOI | ROBERTO LORENZINI | ISABEL PÉREZ DEL PULGAR

Nel 2024 CreActivity presenta tre Artist* di fama internazionale. Presenti in esposizioni in tutto il mondo, le loro opere
rappresentano tre poetiche da tre punti di vista molto diversi tra loro ma con una prospettiva comune: l’essere umano.
I loro esseri umani, rappresentati con le loro grandezze e con le loro piccolezze, con i pregi e i difetti, con le loro storie, i
loro successi e i loro fallimenti, dei quali seguono le orme che essi lasciano sul loro cammino, sono esseri dall’aspetto
multiforme, a volte rappresentati in modo diretto e a volte in modo simbolico. Il loro modo di rappresentare l’uomo e la sua
natura, perfettamente sposa il progetto che parla di orme che gli esseri umani lasciano sul mondo e le decodificano
restituendocele con una visione personale.
Alex utilizza la ceramica per rappresentare esseri immaginari che abitano mondi interiori; i suoi sono esseri
apparentemente deformati, ma le loro deformazioni raccontano sensazioni e sentimenti intimi per i quali le parole non
sarebbero sufficienti. Si tratta di idee multiformi che fanno scaturire nello spettatore la sensazione di trovarsi davanti a uno specchio deformante, come se fossimo noi stessi deformati dai nostri sentimenti che non sappiamo esprimere. Il mondo di Alex è un mondo nel quale anche gli oggetti inanimati ci raccontano di noi.

Nelle opere di Roberto, composte di materiali vari, di ceramica, di oggetti di uso quotidiano, troviamo le nostre piccolezze.
Roberto ci accusa. La sua arte non lascia spazio né alle scusanti né alla condiscendenza. Ciò che sa fare in modo
magistrale è imbarazzarci delle nostre piccole o grandi manchevolezze quotidiane. Con immagini delicate e complesse ci
mostra quello che fingiamo di dimenticare. Ci mette di fronte alle nostre piccole invidie, alle avidità, ai nostri sciocchi
pregiudizi, alle nostre piccole mancanze per le quali ci giustifichiamo ogni giorno. Ha spesso una visione propositiva, ma
sta a noi volerla cogliere.
La videoarte di Isabel è pura poesia. Le sue immagini, che possono essere esteticamente incredibili, incredibilmente belle o incredibilmente assurde, sono sempre poesia. Isabel racconta da dove viene l’essere umano. Anche quando
rappresenta immagini inquietanti e feroci, le sue opere sono pura bellezza che lascia senza fiato. L’essere umano di Isabel è un essere complicato; alle vicende umane sovrappone codici e simboli che sta a noi decifrare; lei ci offre una chiave,perché le sue immagini raccontano storie, ma noi dobbiamo saper entrare in esse.

HUMAN CROSSING - FOOTPRINTS OF CULTURE AND PEACE offre nel 2024 un caleidoscopio di immagini in movimento, di video, di installazioni, di sculture, di colori, di sensazioni, nelle quali ritrovarsi e ritrovare l’essenza dell’umanità. É con questa umanità che dobbiamo fare i conti con la quale dobbiamo fare pace.
Con la loro arte, Isabel, Alex e Roberto sono portatori di pace.
Ed ecco perché HUMAN CROSSING - FOOTPRINTS OF CULTURE AND PEACE, viene proposto alla Fondazione
Campana dei Caduti di Rovereto, perché Maria Dolens suona per gli esseri umani, portatori di pace.