I tre porcellini Rosa, Rosetta e Rosmarino - Teatro per le scuole
La Piccionaia I Carrara Teatro Stabile di Innovazione
con Aurora Candelli, Nicole Cecchinato e Giovanni Gottardo
testo e regia di Ketti Grunchi
Tanto tempo fa. Al tempo dei sogni e delle stelle comete. C’erano tre giovani fratelli.
Uno... Due... e TRE!
Poi una grande casa e un piccolo fuoco. Ridono, cantano e non stanno mai fermi, MAI!
Solo quando soffia. (E ogni tanto sì che soffia!)
Zitti... Fermi!
Fuori dalla porta, qualcuno soffia forte il vento! E poi. Sì che sono felici! Ogni tanto... In tasca c’è una piccola mela rossa.
UNA! UNA SOLA. Così.
Le valigie sono pronte. Nella grande casa il fuoco è cenere. E le strade sono... una... due... e TRE!
Amo la fiaba perché “genere primordiale”, luogo di metamorfosi e trasformazione. Perché riconducibile a generi antichissimi: il mito, la saga, la leggenda. Correndo di bocca in bocca tra i contadini seduti attorno al fuoco, il racconto si trasforma in scrittura attraversando la storia dell’umanità. La fiaba I tre porcellini nasce proprio così, dalla tradizione orale, per diventare poi pagina scritta. E proprio questa tradizione affabulatoria mi piace recuperare e rinnovare, nel raccontare la storia di tre giovani fratelli che, come in altre fiabe molto note, devono lasciare la loro grande casa di origine per avventurarsi nel bosco in cerca di un tetto, di un fuoco e di un pezzo di pane. Ma nel corso dei secoli, come si saranno trasformati i giochi nel cortile, le conte e le filastrocche in cerchio? E cosa ne sarà di quel lupo cattivo che soffia a pieni polmoni per far volare le case e mangiarsi i porcellini? Forse sarà solo un essere stanco e vecchio, goloso di mele, pane... e miele!
Le fiabe sono uno strumento fondamentale del crescere. Per questo non muoiono mai. Servono ad allenarsi alla vita. A superare gli ostacoli. A trovare soluzioni. Ad avere coraggio. A lasciarsi e a ritrovarsi. A sconfiggere esseri fantastici che si possono vedere solo nei sogni. A saper fare da soli... Ci si immedesima negli eroi e nel frattempo si diventa grandi.
Nello spettacolo verrà privilegiato il racconto del corpo. E la gestualità. Il racconto si farà sonoro, fatto di musiche, canzoni, rumori.
Gli oggetti saranno strumenti di una drammaturgia fatta di simboli e colori.
Le parole... solo quelle che servono, come nella ricetta di un delizioso pane dolce speziato...
Biglietti
- Ingresso unico € 2,00
Spettacolo fuori abbonamento
organizzazione: Comune di Aldeno