Il Senso Incantato
La dialettica tra incanto e disincanto ha a lungo costituito un tema centrale nella storia della teologia e degli studi religiosi. Dalle prime riflessioni teologiche fino alle moderne indagini accademiche, la tensione tra le dimensioni mistiche e sublimi della religione e gli approcci critici e razionali del secolarismo ha plasmato l’evoluzione del pensiero e della pratica religiosa. L’incanto evoca lo stupore, la connessione con il divino e il senso del numinoso, mentre il disincanto, specialmente come articolato nell’era moderna, sfida questi elementi attraverso le forze della razionalizzazione, del secolarismo e della critica.
Nel corso della storia, le tradizioni religiose hanno esplorato questa tensione, riflettendo i più ampi cambiamenti nei valori sociali e nei paradigmi epistemologici. Per secoli, l’incanto ha giocato un ruolo chiave nel rafforzare le esperienze religiose comunitarie, alimentando un senso condiviso di mistero e di presenza divina. Tuttavia, con l’avvento della modernità, i processi di disincanto hanno preso piede, soprattutto nelle tradizioni intellettuali occidentali, spesso riducendo la religione a una serie di codici morali e razionali, spogliandola dei suoi elementi mistici.
Sociologicamente, questa dialettica si è manifestata nella coesione delle comunità religiose attorno a rituali incantati, mentre il disincanto è emerso in risposta ai progressi scientifici e alla secolarizzazione della società. Psicologicamente, l’essere umano sembra naturalmente predisposto a cercare l’inusuale e il trascendente, ma gli stessi meccanismi cognitivi che ci conducono alla fede possono anche dare origine al dubbio, allo scetticismo e al disincanto.
Nella nostra era contemporanea, tuttavia, questa narrazione tradizionale d’incanto contro disincanto è in fase di trasformazione, anche a seguito del fiorire di nuove tecnologie. L’era digitale, e in particolare i progressi dell’intelligenza artificiale e della realtà virtuale, introducono nuove forme d’incanto che sfumano i confini tra il mistico e il tecnologico.
Tecnologie un tempo considerate strumenti supremi di razionalizzazione ora suscitano una devozione quasi religiosa e persino esperienze di stupore. I regni digitali favoriscono nuove forme di credenza comunitaria, dove gli spazi virtuali diventano sacri e gli algoritmi sono imbevuti di un significato quasi magico, vissuto con meraviglia ma anche con sgomento.
Questo simposio mira a esplorare non solo le dimensioni tecnologiche dell’incanto, ma anche i più ampi e duraturi fenomeni del senso incantato nei contesti religiosi, culturali e sociali.
Siamo particolarmente interessati a comprendere come il significato stesso diventi incantato — come acquisisca un’aura, un potere che trascende la mera rappresentazione e aspiri a tangere il divino o il soprannaturale. Attraverso una prospettiva radicalmente interdisciplinare, esploreremo i processi che portano il senso a assumere questa qualità incantata, esaminando i meccanismi attraverso i quali certi simboli, narrazioni od oggetti evocano meraviglia, riverenza e financo un senso del sacro.
PREAMBOLO
Cinema Modena Viale S. Francesco d’Assisi, 6 Trento
15 dicembre 2024
20:30
Across di Irene DORIGOTTI (Italia, Svizzera / 2023 / 77’ / Documentario)
Preambolo serale al Cinema Modena, in collaborazione con il Trento Film Festival e alla presenza dell’autrice.
Irene, cresciuta nelle Alpi italiane in una famiglia amante del viaggio e legata alla cultura scout, approfittando dell’esposizione della Sindone a Torino, comincia un percorso religioso. La ricerca di Irene è inquieta, le sue domande non sembrano trovare risposta, fino a quando la realtà si trasforma in un universo poetico. Il sincretismo e il vociare del Messico, il caos del Vietnam e i Templi di Angkor Wat in Cambogia. Irene si allontana dalla religione per entrare nel sacro.
Prenotazioni e acquisto al seguente link https://www.cineworldtrento.it, al numero 0461.261819, o presso le casse del Cinema tutti i giorni dalle 16.30.