Il gioco della cieca

Musica

 

Chi volesse infine conoscere il lato “improvvisativo e performativo” della musica profana italiana tra Cinque e Seicento non può perdersi l’ultimo concerto, in cui un giovane ensemble di strumentisti e cantanti fa rivivere la preziosa prassi storica dell’auto- accompagnamento dei cantori-musicisti, producendo così un suono del tutto nuovo nella musica rinascimentale, solitamente affidata alle voci non accompagnate.

Con il “Concerto di Margherita”, il canto auto-accompagnato diventa “collettivo” per la prima volta nella nostra epoca, e si amplifica in un gesto condiviso in cui tutti i membri del gruppo – suonando e cantando insieme con straordinaria coordinazione – producono una sonorità senza precedenti in questo repertorio.

Creato presso la “Schola Cantorum Basiliensis” in Svizzera, il gruppo – che prende il nome dalla duchessa di Ferrara, Margherita Gonzaga – si esibisce come un consort di cinque voci, tiorba, arpa, viola da gamba, chitarra e liuti, ispirato al Concerto delle dame di Ferrara.

“Cieco Amor non ti cred’io; ma fai cieco il desio di chi ti crede: che s’hai pur poca vista, hai minor fede”: così dice il coro alla fine di una scena emblematica del Pastor Fido di Guarini: nel terzo atto dell’opera, Mirtillo e Amarilli, giovani abitanti dell’idilliaca Arcadia, sono coinvolti in una versione dell’odierna “mosca cieca”.

Ispirandosi all’immagine guariniana dell’amore cieco e accecante, l’ensemble “Concerto di Margherita” presenta una narrazione musicale incentrata sull’archetipo dell’Innamorato, avviluppato in un gioco di mosca cieca esistenziale; da qui il titolo di “Gioco della cieca” per il concerto.

Programma:

Improvvisazione su “La Gazzella” 

Giovanni Girolamo Kapsberger (1580-1651), Veri diletti, Libro secondo d’arie (Roma, 1623) 

Francesca Caccini (1587-1641), Aure Volanti (Coro di Damigelle), La Liberazione di Ruggiero dall’isola di Alcina (1625) 

Sigismondo d’India (1582-1692), Occhi belli, occhi sereni, Primo libro di Villanelle a 3, 4 e 5 voci (Napoli, 1608) 

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Claudio Monteverdi (1567-1643), Lumi miei, cari lumi, Il terzo libro dei madrigali, 1592 

Giaches de Wert (1535-1596), O primavera gioventù dell’anno, O dolcezze amarissime, Ma se le mie speranze, L’undecimo libro di madrigali a cinque voci (Venezia, 1595) 

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Giulio Caccini, Amarilli, mia bella, Le nuove musiche (Firenze, 1601) 

Giovanni Girolamo Kapsberger, Che fai tu, Villanelle, Libro secondo (Roma, 1619) 

Sigismondo d’India, Occhi de’ miei desiri, Secondo libro di villanelle a 3, 4 e 5 voci (Napoli, 1612) 

Sigismondo d’India, Su, su prendi la cetra o pastore, Le musiche per due voci, Venezia, 1615 

Girolamo Frescobaldi (1583-1643), Donna siam’ rei di morte, Primo libro d’arie musicali (Firenze,1630) 

Sigismondo d’India, Amorosi miei sol, Primo libro di Villanelle a 3, 4 e 5 voci (Napoli, 1608) 

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Giovanni Girolamo Kapsberger, Sinfonia à 4, Libro Primo di Sinfonie a 4 voci (Rome, 1615) 

Sigismondo d’India, Cara mia cetra, Le Musiche da cantar (Milano, 1609) 

Giaches de Wert, E s’altri non m’inganna, O lungamente sospirato, L’undecimo libro di madrigali a cinque voci (Venezia, 1595) 

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Giovanni Girolamo Kapsberger, Passacaglia, Libro quarto d’intavolatura di chitarrone (Roma, 1640) 

Giulio Caccini, Queste lagrime amare, Le nuove musiche (1601) 

Giaches de Wert, Chi mi fura il ben mio, Primo libro di madrigali a quattro voci (Venezia, 1561) 

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Giovanni Giacomo Gastoldi (1554-1609), Cieco Amor, Quarto libro de’ Madrigali (Venezia, 1602) 

IL GIOCO DELLA CIECA 

ENSEMBLE CONCERTO DI MARGHERITA 

Francesca Benetti, direzione, tiorba, chitarra barocca e voce 

Giovanna Baviera, viola da gamba e voce 

Tanja Vogrin, arpa barocca e voce 

Rui Stähelin, liuto, tiorba e voce 

Jonatan Alvarado, vihuela e voce 

Costi

Ingresso libero

 Per tutte le informazioni, gli aggiornamenti e/o eventuali modifiche al programma consultare il sito: https://www.centrosantachiara.it/spettacoli/spettacolistagione/musicaantica-rosso_cardinale