Il lato ridicolo del potere economico

Convegno

Mercoledì 27 agosto 2007, alle 21,00, a Levico Terme, nel Salone del Palazzo delle Terme (Viale Vittorio Emanuele 10) si tiene l’incontro “Il lato ridicolo del potere economico”. Interviene “Malalingua”, ovvero Vittorio Borelli, attualmente direttore di east. Partecipa Andrea Iannuzzi.

In occasione della pubblicazione "di Smash. Il lato ridicolo del potere economico" (Baldini Castoldi Delai editore).

Vittorio Borelli ha lavorato per Quotidiano dei lavoratori, Secolo XIX, Espansione, Panorama e Il Mondo (di cui è stato condirettore). Ora dirige east. Nel 2005 ha pubblicato Banca padrona (Rizzoli)

Ma chi ha detto che i vip dell’economia, glocalisti e postmoderni, non hanno il senso dell’ironia e non apprezzano la satira? Se l’ironia è giustamente rivolta ad altri, loro, i campionissimi delle stock option, si divertono moltissimo. Garantito.
Idem per la satira: quanto più è propositiva e agiografica tanto più li gratifica. Il problema non sono loro, i vip, il problema è la satira, troppo distruttiva, troppo tesa a sottolineare i difetti anziché a valorizzare i meriti.
Una satira costruttiva aiuterebbe, come la musica new age, a risolvere i problemi dolcemente. La nostra rovina è cominciata con il ’68. Non tanto con i soliti Marx, Lenin e Mao Tse-tung, quanto con Pasolini e Allen Ginsberg, poeti, pacifisti, omosessuali e forse comunisti, un concentrato d’immoralità.
Ci abbiamo messo quarant’anni a capirlo e ancora non ne siamo fuori. Questo libro ne è una dimostrazione evidente. Partito per rappresentare in maniera edificante e rigorosamente bipartisan i vizietti del potere economico, alla fine si rivela sì bipartisan, ma anche prigioniero dei soliti, vetusti cliché sessantottini: l’antiautoritarismo, l’idea della democrazia come checks and balances, la tolleranza, il pluralismo dei valori ecc.
Un’altra occasione persa.
“Sono bravi e si fanno un mazzo così. Ma hanno anche un ego ipertrofico, usano i giornali e le televisioni come taxi, sono allergici alle opinioni diverse dalle loro e sono insofferenti alle critiche. Quando stanno male non viene loro una febbre qualsiasi, gli viene il delirio di onnipotenza. Insomma, sono affetti da vippite acuta. Diventerebbero più simpatici accettando di farsi sfottere un po’. Invece girano armati di bodyguard coi Ray-Ban e avvocati dalla querela facile. Peggio per loro.”