Il palazzo del Diavolo

Convegno

Presentazione del libro “Il palazzo del Diavolo” di Riccardo Fox, edizioni Curcu & Genovese, 2012

Introduce e presenta: LUCIANO DECARLI
Letture di: BRUNA SARTORI e AURELIO MICHELONI

Durante alcuni lavori di ristrutturazione in un edificio nella città di Trento, noto come "Palazzo del Diavolo", viene fatta una scoperta straordinaria: un pozzo piuttosto profondo, chiuso da secoli, attraverso una stretta galleria conduce in una segreta medievale, allestita come un tribunale dell'Inquisizione risalente alla metà del '500. Nel corso degli studi, Matteo e Clara scoprono che la celebrazione dei processi si è protratta, quasi ininterrottamente, fino al 1870, epoca in cui quei riti avrebbero dovuto essere terminati da tempo. Nonostante non avessero fatto parola con nessuno della scoperta, un oscuro cardinale si presenta chiedendo la consegna di alcuni antichi manoscritti. I due rifiutano e proseguono le ricerche, scoprendo che il cognome del prelato ricorre molto spesso in quei manoscritti; prima però di riuscire ad approfondire la questione vengono sepolti vivi nella sala, dalla quale riusciranno a scappare solo dopo molte ore e alcune disavventure. Appena fuori, scoprono che la chiusura del pozzo, incredibilmente, è stata fatta dai carabinieri, che stanno indagando sul cardinale: questi, infatti, sembra essere a capo di una sconosciuta e pericolosa setta.

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Si tratta dell’opera prima di Riccardo Fox, che ha avuto un’accoglienza molto favorevole sia dal pubblico che dalla critica, come testimoniano i numerosi commenti e recensioni reperibili in Internet e di cui proponiamo alcuni passaggi:

“...Riccardo Fox ha scritto un capolavoro di narrativa thriller contemporanea...”
(Guido de Mozzi, giornalista e scrittore, su L’Adigetto del 2 febbraio 2013)

“Magistrale l'incipit con il suo corredo di ambiguo mistero...”
(Nadia Bertolani, scrittrice, http://ilmiolibro.kataweb.it)

“Un thriller da non perdere! ...Si legge come un romanzo, ma ha lo spessore di un saggio storico. Un bell'esempio di edutainment (education + entertainment)”
(di Mauro Buffa, scrittore, su Amazon.it).

“...Mi complimento con l’Autore per aver saputo intrecciare, a regola d’arte, storia e immaginazione e per l’abilità descrittiva...”
(Fernanda M., su Amazon.it)

“...Un libro da leggere per i puntuali riferimenti storici, il lodevole volo di fantasia, l’intrigo coinvolgente, la bellezza e l’intensità poetica della prima pagina...”
(Lilia Slomp Ferrari, poetessa e scrittrice, su Literary.it)

Si tratta di un giallo-storico piuttosto originale; infatti viene narrata un’indagine condotta, al giorno d’oggi, su fatti riconducibili ai tempi del Concilio di Trento ma che, inaspettatamente, avranno pesanti ripercussioni sull’attualità.
I protagonisti sono lo storico Matteo Ranzi, esperto di storia medievale, e la sua collega Clara Stella, esperta dell’Inquisizione. Nel corso di alcun lavori di ristrutturazione nel cosiddetto Palazzo del Diavolo viene scoperto un pozzo. Nulla di strano se non fosse che sorge esattamente nel punto in cui un’antica leggenda colloca il passaggio attraverso cui il diavolo tornò negli inferi.
Ma questo aspetto suggestivo è superato dal fatto che conduce ad una sala in cui si tenevano gli interrogatori dell'Inquisizione; questa circostanza, di per sé intrigante, si scontra però con un particolare: a Trento non risulta esservi mai stata l’Inquisizione. A rendere particolarmente drammatica la vicenda è il fatto che attaccati agli attrezzi di tortura vi sono ancora i corpi mummificati dei disgraziati su cui erano stati usati.
Dopo alcune scoperte, i protagonisti si ritrovano chiusi nel pozzo, apparentemente senza speranza d’uscita. Sarà la logica e la capacità di ragionamento di cui sono dotati, nonché un inaspettato “angelo custode”, a permettere loro, dopo vari colpi di scena, di salvare la pelle.
Il romanzo è strutturato in una originale alternanza tra capitoli che narrano i fatti del giorno d’oggi (quelli dispari) e quelli che narrando le vicende antiche (capitoli pari); questi fanno da spiegazione o da premessa ai capitoli che, rispettivamente li precedono o li seguono.
Il volume è completato da un’appendice storica di una trentina di pagine in cui l’autore delinea con chiarezza il confine tra la storia e la fantasia.