Inaugurazione del Giardino Bortolotti detto "dei Ciucioi"
dopo il lungo restauro
Un giardino verticale nel cuore delle Alpi
Il giardino “dei Ciucioi” (ovvero delle cinciallegre), straordinario paesaggio verticale, costruito in stile eclettico sulle balze di una antica cava di porfido, verrà finalmente aperto al pubblico nell’autunno del 2019. Infatti i lavori di restauro e ripristino di questo luogo senza uguali al mondo, realizzato alla metà del XIX sec. dal suo solitario progettista e proprietario Tommaso Bortolotti (1796-1872), stanno per essere conclusi.
Gli elementi architettonici che compongono la scenografia rivelano un interessante simbolismo, di evidente ispirazione massonica, che giustappone i segni del potere spirituale, politico e militare (la chiesa, il palazzo, il castello), creando una serie di luoghi allegorici (il percorso a spirale, la sala ipogea, la loggia con colon- ne, la grotta nella montagna) di grande suggestione.
Gli interventi di restauro che hanno riguardato sia l’architettura che i terrazzamenti del giardino, si sono sviluppati a partire dall’alto verso il basso seguendo la sequenza compositiva formata dalla serie di quinte tridimensionali, che mettono in scena l’allegoria di una città ideale, che emerge dalle forme rocciose naturali trasfigurandole e che sovrapponendosi ai lassi di porfido crea facciate, locali ipogei, percorsi nascosti o scalee monumentali. Il giardino era collegato alla sottostante casa padronale tramite un’inedita risalita a spirale, che culmina nella casa del giardiniere
e da cui si accede ai vari terrazzamenti. In posizione centrale e fuoco della prospettiva del fronte meridionale, si trova la chiesa neogotica, la cui facciata è affiancata da due terrazzamenti pensili in forma di guglie moresche. Spostato a sinistra c’è il palazzo rinascimentale con la grande facciata triangolare, al centro della quale spicca la loggia su colonne su cui si affaccia un’ampia sala ipogea.
Sul lato ovest del giardino si trova infine il finto rudere del castello crociato, la cui architettura spazia dall’ordine classico al neoromanico.
Durante i lavori sono stati riportati alla luce anche una serie di elementi che hanno permesso di comprendere meglio il funzionamento dell’intero giardino (consistenza delle serre originali, raccolta e conservazione dell’acqua, climatizzazione invernale).
Per accedere al Giardino è stato è stato completamente risistemato l’ingresso da vicolo dei Ciucioi, realizzando una nuova torretta che accoglierà al suo interno i locali di servizio (biglietteria, piccolo deposito, servizi igienici), oltre agli spazi tecnici (impianto di irrigazione e alimentazione fontane, impianto di illuminazione, regia-e/o gestione luci e/o amplificazione). In questo modo la torretta diverrà un vero e proprio elemento di richiamo per i visitatori.
Il completamento dei restauri ha riguardato alcune opere necessarie per la fruizione pubblica del giardino ovvero la pavimentazione dei camminamenti esterni ed interni e la ricostruzione di porzioni localizzate dei terrazzamenti in varie zone del giardino (nella parte del cosiddetto “castello”, in quella dell’antico ingresso, e nella zona ad est della parte bassa), oltre al consolidamento della parete rocciosa. Tutti i percorsi dei visitatori all’interno del Giardino saranno
adeguatamente protetti per evitare cadute accidentali e infortuni, ma i parapetti avranno disegno lineare per evitare al massimo l’impatto visivo.
Gli elementi originali del verde, completamente perduti, sono stati reinterpretati secondo il principio del historically-based new design. A ciascun episodio architettonico è stato associato un contrappunto verde: il Roseto della Chiesa (antiche varietà di rose rampicanti), il Parterre del Palazzo (piante tappezzanti, bulbose ed erbacee perenni), la Voliera dei Ciucioi (serra con col- lezione di agrumi), il Giardino Segreto (arbusti in forma obbligata) ed il Frutteto del Castello Crociato (rare varietà di alberi da frutto ornamentali).