Incontro con Alberto Robol
Trentino d'autore nel Parco Letterario di Giovanni Prati
Alberto Robol, La scoperta di nuove frontiere. I giovani del circolo Kennedy a Rovereto (1965-1971), ed. Stella, Rovereto, 2007
Solo cinque anni, dal 1965 al 1971, ma cinque anni importanti quelli che a Rovereto hanno visto attivo il Circolo "Kennedy". Un'esperienza singolare ma non estemporanea perché nasceva sull'eredità stimolante dell'associazione "Cultura viva" del giudice Antonio Grassi e troverà poi continuità nell'impegno politico o pre-politico di molti roveretani di allora.
Alberto Robol, che del Circolo Kennedy fu giovane ed entusiasta animatore, ha messo per iscritto ricordi e analisi di allora, per fissare nella storia la memoria di un'esperienza viva nel tessuto roveretano, "una palestra molto importante per molti di noi", come scrive nel cuore del volume voluto dalle Edizioni Stella col titolo "La scoperta di nuove frontiere. I giovani del Circolo Kennedy a Rovereto". Ma chi erano questi ragazzi che attorno alla testata "L'Impegno" (direttore responsabile Bruno Cagol) si ritrovano per studiare gli avvenimenti di un'epoca travolgente in Europa e in Italia: "Eravamo un esempio di impegno nella vita sociale e politica. Non eravamo rivoluzionari, non ci ponevamo come alternativi al sistema - si autodescrive così Robol - ma perfettamente integrati con una visione progressiva e positiva della storia umana. Da una parte c'era in noi la consapevolezza che l'esistente poteva essere modificato, dall'altra la percezione che questo si poteva fare attraverso l'impegno etico-civile".