Incontro con Carlo Panella

Convegno

Lunedì 21 agosto 2006, a Levico Terme, alle ore 21,00, nella Sala di Villa Sissi (Parco delle Terme 3), CSSEO organizza l’incontro-dibattito con Carlo Panella, in occasione della pubblicazione de Il libro nero dei regimi islamici (Rizzoli).
Introduce Fernando Orlandi.

Il 5 novembre 1914, all'alba del primo conflitto mondiale, il califfo Mohammed V solleva fedeli, soldati e sudditi al Jihad, la Guerra santa contro i nemici cristiani. Il 7 ottobre 2001, Osama bin Laden dichiara: "Io ringrazio Allah perché sono stati distrutti i simboli dell'America e la paura si è diffusa tra tutti gli americani". Tra queste date è trascorso quasi un secolo, che ha visto delinearsi nel mondo arabo e islamico due diverse strategie politiche. La prima, quella jihadista, perseguita dai wahhabiti e dai Fratelli Musulmani (ideali progenitori di Al Qaeda) oltre che da Khomeini e dai suoi eredi, ha dato origine al fenomeno del fondamentalismo; persegue un ritorno all'Islam dogmatico delle origini e si è espressa in leader come Nasser, Saddam e il presidente iraniano Ahmadinejad. La seconda, quella costituzionalista, lavora alla trasformazione in senso democratico del concetto islamico di Stato e ha oggi nel palestinese Abu Mazen uno dei suoi volti più noti. Purtroppo, la strategia jihadista ha prevalso e continua a prevalere in tutte le principali scelte della politica mediorientale - dalla convivenza con Israele all'impiego degli enormi proventi del petrolio - neutralizzando ogni mediazione e provocando scoppi di violenza fratricida: un milione di arabi è stato ucciso da arabi negli ultimi 40 anni, e attualmente, secondo alcune fonti, il terrorismo in Iraq uccide nove musulmani per ogni cristiano.

Di fronte alla realtà di questo conflitto intestino, come si può sostenere che il terrorismo islamico sia esclusivamente un atto di opposizione alle politiche imperialiste dell'Occidente? Questa è la domanda posta dall'analisi di Carlo Panella ne Il libro nero dei regimi islamici (Rizzoli), la cui accurata ricognizione storica prende il via dalla caduta del califfato seguita alla vittoria dell'Intesa e racconta l'alleanza del mondo arabo col nazismo e poi con il regime sovietico, la rivoluzione iraniana e i suoi effetti sulle costituzioni nazionali, l'Intifada e le Guerre del Golfo, fino alle crisi odierne degli ostaggi. Dal percorso storico della grande sfida tra costituzionalismo e jihadismo emergono le ragioni della sua drammatica attualità, in un mondo in cui l'Iran è teso a dotare il Jihad della bomba atomica e in Palestina Abu Mazen è stato sconfitto da Hamas, con il possibile esito di una guerra civile.

Carlo Panella nel suo lavoro, passando in rassegna quasi un secolo di storia, analizza un fenomeno importante del XX e XXI secolo: l'asservimento e l'accecamento di una larga parte dell'umanità a un folle programma totalitario.


Carlo Panella è nato a Genova nel 1948. Inviato speciale dal 1975 al 2000, è commentatore parlamentare per le reti Mediaset, e collabora con il quotidiano Il Foglio come esperto di crisi mediorientale e di politica interna. Tra i suoi libri: Piccolo atlante del jihad. Le radici del fondamentalismo islamico (Mondadori 2002), Saddam. Ascesa, intrighi e crimini del peggior nemico dell’Occidente (Piemme 2003), I piccoli martiri assassini di Allah (Piemme 2003) e Il “complotto ebraico”. L’antisemitismo islamico da Maometto a Bin Laden (Lindau 2005).

Il libro nero dei regimi islamici (Rizzoli 2006, pp. 458, Euro 19,00)


organizzazione: CSSEO Centro Studi sulla Storia dell'Europa Orientale - Comune di Levico Terme