Incontro con Magdi Allam

Convegno

Sabato 28 luglio 2007, a Levico Terme, alle ore 21,00, al PalaLevico (Viale Lido 4), è organizzato un incontro con Magdi Allam, vicedirettore del Corriere della sera. Discute con lui Enrico Franco, direttore del Corriere del Trentino.

Magdi Allam, vicedirettore del Corriere della Sera, ha appena pubblicato per i tipi della Mondadori Viva Israele, un libro che ha scatenato forti sentimenti: la sua storia, “dall’ideologia della morte della vita”.

Basta il titolo di questo libro per far condannare a morte il suo autore dagli integralisti islamici. Magdi Allam, che da anni vive sotto scorta, lo sa bene, ma non ha paura di lanciare un grido che non è soltanto di solidarietà per un paese e per un popolo: il suo è un preciso appello a tutti – cristiani e musulmani, europei e arabi, e in particolare a noi italiani – perché riconoscano quale pericolo mortale si nasconde nell’odio anti-israeliano. Dopo le minacce ricevute da Hamas per aver denunciato i kamikaze palestinesi, “la mia vita”, sostiene Allam, “è diventata strettamente collegata alla sorte di Israele, per una mia scelta interiore di fede nella sacralità della vita e per una bizzarria del destino che ha voluto che fosse un musulmano laico a battersi in prima linea, anche a rischio di morire, per difendere il diritto all’esistenza dello Stato ebraico”.
Perché l’ideologia della morte che è alla base delle più recenti e sconvolgenti manifestazioni di terrorismo e che considera i “diversi”, i “non islamici”, nemici a tutti gli effetti, nasce proprio dal conflitto del mondo arabo con Israele. Allam ha visto con i suoi occhi la trasformazione di una nazione come l’Egitto, proprio a partire dalla campagna di criminalizzazione di Israele inaugurata da Nasser e culminata nel 1967 con la guerra dei Sei giorni.
In quel clima, anche un ragazzo di grande sensibilità e educato in una scuola religiosa italiana come lui non era rimasto del tutto immune al pregiudizio anti-israeliano, che venne però spazzato via dalle esperienze successive: “In queste pagine ho voluto raccontarvi il mio lento e sofferto percorso esistenziale dall’ideologia della menzogna, della dittatura, dell’odio, della violenza e della morte alla civiltà della verità, della libertà, dell’amore, della pace e della vita. Fino a maturare il pieno convincimento che, oggi più che mai, la difesa del valore della sacralità della vita coincida con la difesa del diritto di Israele all’esistenza”.
Ecco perché questo libro autobiografico parla con forza alle coscienze di tutti noi: dietro l’intransigenza con cui si tutela il diritto di Israele all’esistenza e alla pace c’è la fermezza con cui si protegge la nostra società dai pericoli di infiltrazione e legittimazione dell’ideologia della morte.
Non possiamo lasciare che in Italia si propagandi attivamente, o si giustifichi in buona o cattiva fede, la criminalizzazione dello Stato ebraico: la nostra tradizionale capacità di trovare un compromesso e sopire il conflitto può essere, di fronte alla minaccia integralista, molto dannosa. Come diceva Winston Churchill, infatti, “la persona conciliante è come uno che nutre il coccodrillo nella speranza che questo lo mangi per ultimo”.

Magdi Allam è vicedirettore ad personam del Corriere della Sera. È particolarmente attento e appassionato alle tematiche che concernono la realtà dei modelli di convivenza sociale in Occidente, quali identità nazionale e democrazia, immigrazione e integrazione, islam e terrorismo. Nato al Cairo nel 1952, si è laureato in sociologia all’Università La Sapienza di Roma.
Da Mondadori ha pubblicato: Diario dall’Islam (2002), Bin Laden in Italia. Viaggio nell’islam radicale (2002), Saddam. Storia segreta di un dittatore (2003), Kamikaze made in Europe. Riuscirà l’Occidente a sconfiggere i terroristi islamici? (2004), Vincere la paura. La mia vita contro il terrorismo islamico e l’incoscienza dell’Occidente (2005), Io amo l’Italia. Ma gli italiani la amano? (2006). Partecipa come commentatore politico alle trasmissioni televisive di Mediaset (Canale 5, Italia 1, Retequattro). Cura il Forum «Noi e gli altri» sul sito www.corriere.it/allam.
Ha ricevuto numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali, tra cui il Premio Saint-Vincent di giornalismo, la Medaglia del Senato della Repubblica italiana conferita dal Centro Pio Manzù, l’Ambrogino d’oro del Comune di Milano, il Premio internazionale Dan David e il Mass Media Award dell’American Jewish Committee.


organizzazione: CSSEO Centro Studi sulla Storia dell'Europa Orientale