Incontro con lo scrittore Joseph Zoderer

Convegno

Mercoledì 27 luglio 2005, a Levico Terme, alle ore 21,00, nell'Anfiteatro dell'Imperial Grand Hotel (in caso di maltempo nel Salone Francesco Giuseppe dello stesso Hotel), si terrà un incontro con lo scrittore Joseph Zoderer, in occasione della pubblicazione de Il dolore di cambiare pelle (Bompiani).

Joseph Zoderer discuterà con Carlo Martinelli e leggerà brani del suo ultimo romanzo.

Scrittore che sfugge alle definizioni, Joseph Zoderer è uno dei maggiori letterati contemporanei di lingua tedesca. Nato a Merano nel 1935, vive a Terento, in Val Pusteria, e della complessa realtà dell'Alto Adige, di questa regione di confine Zoderer trae i temi dei suoi romanzi.
Il tema centrale attorno a cui ricama le sue storie è infatti il rapporto tra gli italiani e i tedeschi dell'Alto Adige. Questa vicenda molto particolare si trasforma nella scrittura di Zoderer nel problema dello spaesamento e dei rapporti che legano gli uomini con il territorio e il paesaggio. "Sono diventato senza volerlo uno specialista dell'estraneità", scherza nel maso della Pusteria dove vive. E questo romanzo, Il dolore di cambiare pelle, appena tradotto da Bompiani, appare come la summa del suo lavoro che ruota, appunto, attorno al tema dell'estraneità.
Il dolore di cambiare pelle narra le vicende di Jul, giovane cronista della sede Rai di Bolzano, della sua compagna e poi moglie Mara, della figlia Natalie. Jul è un "tedesco" che ha sposato "un'italiana" per parte di padre, un federale fascista arrivato dalla Sicilia, e che molti anni dopo la morte della bambina in un tragico incidente va ad Agrigento, città originaria della famiglia della moglie. Il viaggio di Jul è un tentativo di "cambiare pelle", ma anche di sottrarsi al dolore e che pare destinato al fallimento.
Il romanzo è, tuttavia, anche uno spaccato di mezzo secolo di vicende dell'Alto Adige, dalle Opzioni a oggi. Zoderer si ispira alla sua esperienza personale, che l'ha visto coinvolto nelle Opzioni all'età di soli quattro anni. Aveva già trasferito i ricordi di quel periodo in un racconto, Ce n'andammo, edito alla fine del 2004 da Raetia. "Il fenomeno non è stato un problema per me, ero troppo piccolo - spiega Zoderer -. Non mi sentivo una vittima, solo da adulto mi sono accorto delle conseguenze: ho vissuto questo dramma solo dopo decenni". I conflitti che si trascinano dalla fine dell'Impero austro-ungarico non hanno ancora trovato soluzione. Parlando recentemente dell'Alto Adige, Zoderer ha sostenuto che la convivenza non esiste, è solo una facciata: "Io ho sempre detto che, nel modo in cui noi viviamo non c'è vera convivenza in cui le persone si sentono di vivere sotto un solo tetto comune. C'è solo uno stare l'uno accanto all'altro, ignorandosi".
Tuttavia queste storie, la storia dei protagonisti e la storia della loro terra, si distillano in un grande romanzo che tratta, come ha scritto Carlo Martinelli, la "fatica di viveree e conoscersi, di scegliersi e di amarsi", l'impossibilità "di dare nome al dolore".


organizzazione: Assessorato alla cultura del comune di Levico Terme - in collaborazione con il Centro Studi sull'Europa Orientale