Indagine sulle cose al di sopra di ogni sospetto

Mostra fotografica

Fotografie di Pietro Amorth. Testi di Pino Loperfido.

Una tazza sul fornello del gas, un idrante ricoperto di neve, le ruote dei carrelli della spesa. Sì, insomma, oggetti che ci passano davanti agli occhi tutti i giorni, eppure così invisibili al nostro occhio, così come alla nostra coscienza. Quella che Pietro Amorth conduce con la sua fotocamera è una vera e propria indagine sulle cose. Cose insospettabili. Insospettabilmente fotogeniche. Promosse, grazie allo scatto, alla dignità di componenti – sebbene minimi – del disegno cosmico. È per questo che, incaricato dall’ispirazione e dal talento, Amorth si cala nei panni dell’investigatore che cerca la vita nelle cose morte, negli oggetti inanimati, inutili, inservibili. Laddove l’occhio umano non arriva arriva la fotografia, a svelare mondi paralleli, universi in cui ha senso quel che da noi è perfettamente insensato o trascurabile.
Qua e là, compaiono anche gli umani, ma sono solo comparse, ripresi di spalle, e non si ergono su nulla. È il Cosmo, casomai, a ergersi, implacabile e soggiogante, sulla loro dilagante fragilità.


organizzazione: Associazione di promozione sociale Balene di Montagna