Informazione e comunicazione
Trentino d'autore
Doppio incontro con Luca de Biase ed Enrico Pedemonte sul tema dellinformazione e della comunicazione
Conduce lincontro la giornalista Fausta Slanzi
Luca De Biase
Cambiare pagina. Per sopravvivere ai media della solitudine, Rizzoli, 2011
Per Trent'anni dal 1980 al 2010, l'immagine che ci siamo creati attraverso i media è passata soprattutto tramite la televisione: in tutto il mondo - e in modo particolare in Italia - la tv commerciale è stata la regina del circo mediatico, condannando ognuno di noi a una fruizione sempre più solitaria e imponendo i propri modelli a giornali, libri, cinema e teatro. Oggi, quel sistema sembra non funzionare più: nascono bisogni nuovi, si affermano valori diversi e cresce il desiderio di forme di socializzazione alternative. Spetta ai nuovi media accompagnare e costruire il cambiamento, quello italiano come quello globale. Ma in che modo? In questo saggio affascinante Luca De Biase affronta temi che coinvolgono da vicino la nostra quotidianità e il nostro avvenire. Con chiarezza e competenza illumina i meccanismi della comunicazione contemporanea e delinea i contorni di quella futura, per capire come la trasformazione del pubblico da spettatore a creatore - quasi da governato a governante - possa rivoluzionare non solo l'universo mediatico, ma la nostra stessa vita.
Enrico Pedemonte Morte e resurrezione dei giornali. Chi li uccide, chi li salverà? Garzanti, 2011
possibile sognare un diverso sistema dell'informazione per il nostro paese, ora che internet sta cambiando le regole del gioco?
Per Hegel «il giornale è la preghiera del mattino dell'uomo moderno». Oggi però la stampa sembra attraversare una crisi irreversibile: riviste e quotidiani chiudono, le redazioni vengono decimate dalle ristrutturazioni, i ricavi della pubblicità continuano a calare. Le cause sono diverse: l'avvento dei nuovi media, la gratuità della rete, i giovani che leggono sempre meno i quotidiani...
Tuttavia un'informazione libera, indipendente e di qualità, che sappia svolgere anche il ruolo di «cane da guardia del potere» e di punto d'incontro delle comunità, è un ingrediente indispensabile della democrazia. Senza di essa, diventa impossibile formare un'opinione pubblica competente e attiva.
Enrico Pedemonte ha studiato quello che sta succedendo nel mondo dell'informazione negli Stati Uniti e in Europa. Racconta la crisi della carta stampata e ne coglie le motivazioni più profonde. Valuta le differenze tra informazione generalista e riviste di settore, tra testate di impatto nazionale e d'interesse locale.
In questa fase di cambiamento rivoluzionario nel mondo dell'informazione, suggerisce che lo stesso concetto di servizio pubblico debba essere ripensato e rovesciato, consapevole del ruolo irrinunciabile del «quarto potere» e della sua importanza nella vita civile di ogni collettività moderna.
Alla fine, delinea l'identikit dell'«ipergiornale», quello al quale le migliori testate del mondo oggi cercano di assomigliare: un giornale nel quale la partecipazione dei lettori (che sono anche cittadini) diventa un ingrediente fondamentale.
Senza dimenticare l'emergenza che sta vivendo l'Italia, degradata da Freedom House tra i paesi «parzialmente liberi» per quanto riguarda la libertà d'espressione e i diritti umani, al di sotto di Ghana, Tuvalu e Nuova Guinea.