Italiani Cìncali!
Stagione di Prosa di Bolzano 2006/2007
Altri percorsi / Migrazioni
Teatro dellArgine
Italiani Cìncali!
di Nicola Bonazzi, Mario Perrotta
regia e con Mario Perrotta
È nel 2002 che prende ufficialmente il via il progetto Italiani cìncali! di Nicola Bonazzi e Mario Perrotta. In realtà la genesi di questo spettacolo-indagine sulle migrazioni degli italiani in Belgio è stata molto più lunga e risale a molti anni prima quando il protagonista di questo lavoro, da bambino, osservava quegli strani viaggiatori che partivano per posti lontani.
Il ricordo di quelle facce, di quei gesti, il sudore della fatica e le lacrime che rigavano i volti, lo struggimento dei tanti italiani che sono andati a lavorare nelle viscere della terra, nelle miniere europee, affiorano dalla narrazione forte e potente, semplice e intrigante di Perrotta che per ricostruire il percorso di migliaia e migliaia di italiani del Sud partiti dalle loro case e dalle loro terre in cerca di fortuna si è certosinamente documentato, ha raccolto storie, fiumi di parole che sono sgorgate improvvise da chi questa esperienza lha fatta, lha subita sulla propria pelle, lha respirata in famiglia.
Ma cosa significa Italiani cìncali! Ce lo dice lautore e interprete dello spettacolo. Cìncali cioè: zingari! Così credevano di essere chiamati gli italiani emigrati in Svizzera; pare, invece, che fosse una storpiatura di cinq, cinque nel linguaggio degli emigranti padani che giocavano a morra - sì, ma voleva anche dire zingaro!.
Lo spettacolo, dunque, propone storie e storia trasfigurate nella fantasia di un giovane postino che, per fare coraggio alle donne rimaste sole in paese, racconta di un nuovo mondo meraviglioso. Un viaggio allindietro alla ricerca di radici e di riscatto. Sipario strappato su realtà mai dette ad alta voce e rimosse da quanti oggi lamentano londata di profughi: nel 1990, quando approdava la prima nave carica di albanesi nel Salento, cerano ancora mille bambini italiani clandestini in Svizzera. Negli anni Settanta, laltro ieri, erano trentamila. Insomma eravamo noi italiani i cìncali, gli zingari dEuropa. Quello di Perrotta, bravissimo a catturare lo spettatore, è un bel racconto, ricco di invenzioni, che acquista intensità mano a mano che procede. Linterprete è bravissimo a creare piccoli mondi da dettagli, a parlare con gli sguardi, con frasi mozze e rapide con invenzioni che ci fanno sentire la nostalgia dolorosa e magica di quei ricordi. Lo spettacolo in scena da alcune stagioni ha riscosso un grande successo di pubblico e di critica. Si tratta di un lavoro esemplare sulla tematica dellemigrazione e, proprio per questo, è stato scelto per inaugurare la sezione Altri Percorsi/Migrazioni.
Originario di Lecce, Mario Perrotta, ha acquisito larte della recitazione vicino a maestri quali Glauco Mauri e Elio De Capitani oltre che con i compagni con i quali, a Bologna, fonda il Teatro dellArgine, dove collauda una forma di teatro collettivo e solidale.
Orario cassa: Nuovo Teatro Comunale di Bolzano
da martedì a venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00, sabato dalle 10.00 alle 13.00
telefono: 0471 30 41 30