L'homme rare
NADIA BEUGRÉ | LIBR'ART
PRIMA NAZIONALE
L'Homme rare
Direzione artistica e coreografia Nadia Beugré
Nazionalità Francia/Costa d’Avorio
Interpreti Lucas Nicot, Daouda Keita, Nadim Bahsoun, Tahi Vadel Guei, Marius Moguiba
Direzione tecnica Anthony Merlaud
Luci Anthony Merlaud, Beatriz Kaysel
Musica Serge Gainsbourg, Lucas Nicot, Oblio drummers (DRC)
Supervisione Faustin Linyekula
Produzione e diffusione Virginie Dupray|Libr’Arts with support from Latitudes Contemporaines and Studios Kabako
Co-produzione Kunstenfestivaldesarts|Brussels, Théâtre de la Ville|Festival d’Automne à Paris, Montpellier Danse 2019/2020 résidence de création à l’Agora|cité internationale de la danse|with support from the BNP Paribas Foundation, CCN2|Centre Chorégraphique National de Grenoble, Centre Chorégraphique National d’Orléans – direction Maud Le Pladec, Kunstencentrum Vooruit|Gent, Musée de la Danse| Centre Chorégraphique National de Rennes et de Bretagne, BIT Teater garasjen|Bergen, Théâtre de Nîmes
Con il supporto di L’échangeur CDCN Hauts-de France (Studio Libre), Château-Thierry And the DRAC Occitanie – French Ministry of Culture and Communication
Durata 65'
Con il supporto di Nuovi Mecenati - Fondazione Franco Italiana per la creazione contemporanea.
Nella cultura dominante, gli uomini che si lasciano andare a danze che coinvolgono i fianchi e il bacino sono considerati femminili, come se muovere queste parti del corpo fosse un affronto o una minaccia per una virilità costruita a tavolino.
Nada Beugré, da sempre interessata alle questioni di genere, in L’Homme rare le affronta in modo diretto.
Sul palco ci sono cinque danzatori che si definiscono maschi. Indossano scarpe col tacco, mostrano il retro del loro corpo nudo, si muovono su una costruzione coreografica comune, basata sullo studio di danze urbane di tutto il mondo, che li unisce attraverso l’ondeggiare del loro bacino.
Partendo da un gioco che confonde la nostra percezione, la coreografa si interroga sugli atteggiamenti che pregiudizialmente definiscono le persone in un genere o nell’altro e mette il pubblico in una posizione voyeuristica dalla quale scrutare e giudicare.
Gli schiavi venivano valutati per la loro prestanza fisica, ma abbiamo davvero abbandonato lo sguardo mercantile sui corpi?
Accessibilità
Spazio accessibile a persone con disabilità fisica.
Audio-introduzione per persone cieche e ipovedenti.
Accessibile a persone sorde.
Per tutte le informazioni, gli aggiornamenti e/o eventuali modifiche al programma consultare il sito ufficiale: https://www.orienteoccidente.it/festival/programma