L'ultimo valzer: eros viennese nella cultura italiana 1900/1940

Visita alla mostra Klimt e l’arte italiana e, a seguire, appuntamento con lo scrittore e performer Luca Scarlini alla scoperta di una Vienna poco conosciuta, patria dell’eros in cui si sono mossi i maestri dell’arte di inizio Novecento. Un racconto caleidoscopico di immagini e parole dalla Finis Austriae allo specchio dei fantasmi di eros e thanatos.

Vienna ha svolto il ruolo di un fantasma erotico nella cultura italiana. Malgrado il momento di grave crisi tra i due paesi nella Prima Guerra Mondiale, non sono mai cessate nel Belpaese le presenze di operette (da La vedova allegra a Il cavallino bianco), che narravano di mondi languidi e decadenti, di lusso e voluttà.

Nella stessa aura erano le moderne signorine narrate da Vicky Baum in romanzi di fama mondiale come Grand Hotel, i racconti maledetti di Erich von Striheim al cinema, la furia della baccante Hedy Lamarr in Ecstasy di Machaty, le pungenti allusioni del romanziere e artista Fritz von Herzmanovsky-Orlando, che per buona parte della sua esistenza visse a Merano.