La bestia nel cuore

Cinema

Italia, 2005
Titolo originale: La bestia nel cuore
Genere: Drammatico
Durata: 112'
Regia: Cristina Comencini
Cast: Giovanna Mezzogiorno, Alessio Boni, Giuseppe Battiston, Angela Finocchiaro, Francesca Inaudi, Roberto Infascelli

Sabina è bella, ha un compagno che la ama, una vita serena.... Ma è davvero felice? Da qualche tempo, strani incubi la tormentano. Quando scopre di aspettare un bambino una finestra di ricordi si apre sul suo mondo interiore: l’infanzia, la famiglia, i riti di una borghesia severa e rassicurante al tempo stesso. Ma questa è soltanto la superficie. Più in fondo si agita qualcosa di oscuro e inquietante...

La stampa promuove il secondo film italiano presentato in concorso, La bestia nel cuore di Cristina Comencini. "Sono molto contenta perché mi avevano raccontato delle cose terribili successe nei giorni scorsi" ha commentato la regista, che porta a Venezia un film sulla ferita indelebile provocata da una violenza subita nell'infanzia e che si riaffaccia nell'età adulta. Ispirato al suo omonimo romanzo e interpretato anche da Giovanna Mezzogiorno, Alessio Boni, Stefania Rocca e Luigi Lo Cascio, La bestia nel cuore, racconta la storia di Sabina (Mezzogiorno), una giovane donna, la cui tranquilla esistenza riceve un duro scossone quando riaffiorano ricordi sconvolgenti sopiti da lungo tempo e inizia a sospettare di essere stata vittima di un abuso da parte del padre. Ad aiutarla a far luce sul suo passato sarà il fratello Daniele (Lo Cascio). "È anche un film che ci riguarda tutti, perché in maniera meno netta e più border-line moltissimi di noi hanno vissuto nell'infanzia con angoscia quei gesti che vanno un po' oltre il codice dell'affetto". Si tratta del primo romanzo che la regista-scrittrice trasforma in un film: "Mi sembrava una storia in cui gli interpreti potessero tirare fuori qualcosa in più, trasformandola in qualcosa di nuovo". "Mi è piaciuto che una donna con quel passato non fosse affatto una con il coltello tra i denti ma una donna normale - spiega la Mezzogiorno -. E mi ha attratto moltissimo il fatto che Cristina abbia trattato una storia molto drammatica senza essere melodrammatica, mantenendo un tono psicologico, soffuso, senza essere plateale". Il film affronta anche il tema della cattiva televisione attraverso il personaggio di un regista di fiction frustrato nelle sue aspirazioni artistiche ed interpretato da Giuseppe Battiston e con il quale Franco, il compagno della protagonista (Boni) accetterà di lavorare solo per soldi. Un riferimento al piccolo schermo dettato dalla rabbia "per come è stato buttato via, soppiantato dalla tv, l'enorme patrimonio del cinema italiano".