La famiglia Gramsci in Russia

Convegno

Giovedì 27 agosto, alle ore 21, a Levico Terme (Salone del Palazzo delle Terme, Viale Vittorio Emanuele 10) si terrà un incontro con Giancarlo Lehner. Interviene Giuseppe Ferrandi, direttore della Fondazione Museo Storico del Trentino.

Ci sono ancora delle vicende che vanno chiarite attorno alla tragica vicenda di Antonio Gramsci. GiANCARLO LEHNER, a partire dalle voci delle donne di casa, contribuisce al dibattito, non solo rievocando i giorni tristi e angosciati della prigionia, ma ricostruendo il complesso rapporto tra Gramsci e il suo partito. Una documentazione inedita ci poi ci illumina sulle traversie e le dure condizioni di vita della famiglia in Unione Sovietica.

Giancarlo Lehner
La famiglia Gramsci in Russia
Mondadori, 2008

Il 27 aprile 1937 si spegneva dopo anni di prigione e di malattia Antonio Gramsci, dirigente del Partito comunista italiano. Arrestato dalla polizia fascista nel 1926, era stato condannato a vent'anni di reclusione, da scontare presso il carcere di Turi. Attorno alla sua tragica vicenda personale si addensano ancora nubi, sospetti, interrogativi. Quale fu il vero ruolo di Palmiro Togliatti nella gestione dell'"affare" Gramsci? Perché, a un certo punto, cominciò a diffidare dei suoi stessi compagni di partito? A dubitare che si stessero attivando concretamente per ottenere la sua liberazione? Nuovi documenti emersi dagli archivi sovietici hanno riaperto la discussione su alcuni momenti essenziali della biografia gramsciana, a partire dai sospetti sui veri motivi della morte. Lehner contribuisce con questo volume al dibattito, presentando le voci delle donne di casa Gramsci. I questo saggio l'autore non rievoca soltanto i giorni tristi e angosciati della prigionia, ma ricostruisce in maniera più sfumata e problematica il complesso rapporto tra il PCI e Gramsci. Nella seconda parte del volume, il diario inedito di Margarita, la prima moglie di Giuliano Gramsci (secondogenito di Antonio), e i ricordi di Olga, la nipote, oltre a offrire uno spaccato realistico della società sovietica, dalla stagione del "terrore staliniano" alla perestrojka di Gorbacëv raccontano le difficoltà economiche e le pressioni psicologiche cui dovettero fare fronte i parenti di Gramsci rimasti a vivere in Russia.