La filosofia e la storia: la paideia a Sparta e le sue riforme

L’Accademia degli Agiati, in collaborazione con l’Università di Trento, presenta alla città di Rovereto un ciclo di sei conferenze intitolato La filosofia incontra gli altri saperi.

La storia del pensiero e il panorama attuale dei dibattiti filosofici mostrano come la riflessione filosofica non sia mai ripiegata su se stessa, ma sempre in dialogo con gli altri ambiti del sapere. Si tratta di un dialogo complesso e problematico, talora collaborativo, talora conflittuale, ma sempre proficuo.

Scopo del ciclo è studiare la relazione, i legami e le intersezioni tra la filosofia e le altre discipline (la storia, la medicina, la fisica, l’arte, la teologia e la biologia) e di comprendere i problemi, le implicazioni filosofiche e gli esiti culturali del dialogo tra due o più saperi.

Ciascuna conferenza sarà dedicata ad uno specifico caso di studio: l’intreccio tra riflessione filosofica, riforme pedagogiche e attività politica nell’antica Sparta (17 febbraio 2022); i dibattiti medico-filosofici sulla peste nel Medioevo e nella Modernità (3 marzo 2022); le implicazioni epistemologiche della fisica quantistica (10 marzo 2022); il ruolo delle nuove tecnologie nella riflessione estetica contemporanea (21 marzo 2022); il dialogo tra filosofi e teologi sul problema della vita (31 marzo 2022); il concetto di finalismo nella biologia contemporanea (14 aprile 2022).

L’iniziativa intende proporre una concezione ampia e inclusiva di filosofia, che, oggi più che mai, è chiamata a superare gli steccati degli approcci troppo specialistici e ad allargare il più possibile il suo sguardo ai territori e agli spazi degli altri saperi.

Seguendo l’invito di Paul Celan di pensare di soglia in soglia, il ciclo di conferenze mira a ricostruire la complessità e la fertilità di alcuni episodi della storia della filosofia e delle idee, nei quali le indagini e gli approfondimenti hanno indotto i diversi saperi a interrogarsi sui propri ambiti specifici di pertinenza e sui loro confini.

Infine, il ciclo di conferenze intende promuovere la discussione e il confronto in seno alla città, secondo una concezione della cultura come prodotto dell’impegno condiviso di tutta la cittadinanza.

Esiste, infatti, sia una collettività che una responsabilità individuale nel difficile, e spesso rischioso, compito di descrivere la nostra condizione umana, soprattutto quella sospesa, a tratti caotica, che stiamo vivendo oggi. Senza retorica né infingimenti la ricerca di un senso che ci unisca appartiene ad un disegno comune.