“La lezione di Stava”

Verrà trasmesso sabato 21 ottobre alle 20.30 e in replica domenica 22 alle 18.30 e lunedì 23 alle 23.05 sulle frequenze di TelePace lo speciale “La lezione di Stava”. Le immagini dell’evento arriveranno in tutto il mondo tramite la presenza di TelePace sul satellite EUTELSAT, canale 515 del decoder SKY HD.

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Una produzione di Nitida Immagine legata all’evento “Musica sostenibile, la catastrofe innaturale della Val di Stava” che si è svolto lo scorso venerdì 23 ottobre al Palafiemme di Cavalese.

In quell’occasione, in un Palafiemme praticamente esaurito, si erano esibiti anche  due personaggi come il musicista Nicolò Fabi e il geologo Mario Tozzi ma le immagini proposte in mondovisione da Telepace saranno quelle della prima parte dell’evento sull’ incontro dibattito che vedrà la partecipazione dell’ing. Nicola Salvati, comandante del corpo soccorritori dell’epoca, del Dott. Carlo Ancona, giudice istruttore a Stava e del Presidente della Fondazione Stava1985 e Graziano Lucchi.

Lo speciale “La lezione di Stava” fotografa l’atmosfera della serata di commemorazione della la terribile catastrofe della Val di Stava, quando il 19 luglio1985, 30 anni fa, sparì un paese intero travolto da due discariche minerarie che sembravano innocui laghetti artificiali,  organizzata dal comitato "LA LEZIONE DI STAVA" in cui partecipano FONDAZIONE STAVA 1985, FONDAZIONE TOMMASINI  BISIA, NITIDA IMMAGINE, SIRIO FILM e PIATTAFORMA EVENTI.

La regia televisiva è stata curata dal trentino Pino Putignani  mentre la produzione è stata  affidata a Sirio Film, società Trentina nota sul panorama nazionale per numerose produzioni RAI sia in campo sportivo che documentaristico.

“Credo che la tragedia di Stava –spiega il regista Pino Putignani  sulla scelta di realizzare questa produzione televisiva -  sia caratterizzata da fasi storiche che si sono susseguite : la sua genesi, l'accadimento, i primi interventi e poi la delicata parte processuale. Ora è arrivato il tempo della memoria che significa non solo ricordare ma anche e soprattutto raccontare. La televisione è sicuramente il mezzo che può raggiungere più velocemente e in maniera incisiva un grande numero di persone contemporaneamente. Non credo questo sia sufficiente ma credo che quello che abbiamo realizzato sia un documento storico di fondamentale importanza.

Sulle forme del programma  Putignani racconta: “Sicuramente un programma unico, considerato che in 40 minuti racchiude tutti gli aspetti che ho citato prima. Gli ospiti sono intervenuti in maniera estremamente chiara e competente rendendo il prodotto televisivo adatto a tutte le età. Parliamo di una tragedia umana, molto diversa da quelle originate da crolli, terremoti e eventi naturali imprevedibili. Qui le responsabilità sono tutte umane e, credo, tutti, nessuno escluso, dobbiamo fermarci a riflettere sulle responsabilità che abbiamo nei confronti dell'ambiente e delle altre persone. Le nostre azioni hanno delle conseguenze e, rispetto a queste, dobbiamo essere consapevoli”.

Riguardo invece al significato dell’evento di Cavalese Putignani sottolinea: “Io l'ho vissuto come un punto di partenza : una base per ragionare su altri passaggi dedicati al tema della memoria. Purtroppo le tragedie fanno parte della nostra vita. Alcuni uomini le hanno generate, altri le hanno subite. Far finta di nulla non è più possibile. Sappiamo bene che le tragedie di questo tipo potevano essere tutte evitate”.

Da ricordare ancora che l'incasso della serata di Cavalese  servirà a finanziare progetti (coordinati dalla Fondazione Stava1985) che possano informare e sensibilizzare rispetto al delicato tema della tutela ambientale, affinchè il rischio di simili tragedie sia una volte per tutte scongiurato.