La visita della vecchia signora
Stagione di Prosa di Bolzano 2004/2005
LA GRANDE PROSA
Gli Iprocriti - Mercadante Teatro Stabile di Napoli
La visita della vecchia signora
di Friedrich Dürrenmatt
regia Armando Pugliese
scene Bruno Buonincontri
costumi Silvia Polidori
musiche Pasquale Scialò
luci Cesare Accetta
con Isa Danieli, Massimo Foschi
La visita della vecchia signora è una commedia cattiva: proprio per questo deve essere recitata non con cattiveria ma con la massima umanità; con tristezza, non con rabbia; ma anche con umorismo, perché niente gioverebbe meno a questa commedia
che una soverchia e arida serietà. Così scriveva, Friedrich Dürrenmatt (1921-1990), il prolifico autore svizzero in lingua tedesca di questa pièce, nei suoi
scritti su letteratura, teatro e cinema. La prima rappresentazione della commedia, scritta nel 1955, andò in scena lanno successivo allo Schauspielhaus di Zurigo. Ora il testo viene riscoperto e riproposto con la regia di Armando Pugliese e la partecipazione attoriale di Isa Danieli e Massimo Foschi. Da segnalare che La visita della vecchia signora ha ricevuto il premio della critica teatrale 2003/2004 quale migliore spettacolo della scorsa stagione. A colpire la giuria soprattutto un palcoscenico pieno, in continuo movimento, ricco di belle immagini, come di perfette dinamiche sceniche, incandescente, sulfureo, nelloccasione di una vita di provincia fatta di inganni, finte feste, grandi e piccole viltà. Il gelo dei sentimenti contrasta coi colori espressionisti di uno spettacolo che vive della bravura dei suoi interpreti. Una straordinaria Isa Danieli, livida e implacabile nel gesto e Massimo Foschi che fa del suo personaggio un uomo qualunque tragicamente contemporaneo. Claire Zachanassian, ovvero la signora in questione interpretata dalla bravissima Isa Danieli è una vecchia mutilata e ricca che un giorno ha dato ad un uomo non solo il cuore, ma la speranza di una vita. La donna prima tradita, ferita e abbandonata adesso si gode lo spettacolo paradossale e feroce di uomini e donne pronti allassassinio pur di aggiustare la propria vita. La signora, beninteso, non manca di senso dellumorismo perché verso la gente ha lo stesso distacco che si ha verso la merce; distaccata anche da se stessa possiede poi una grazia singolare, un fascino malvagio. Sulla sfondo di questo nucleo centrale si stagliano tutti i personaggi, che come marionette impazzite si muovono nella commedia-tragedia che è appunto la vita di ognuno di noi. Tante voci e tante anime immerse in una cittadina qualsiasi (Güllen) che potrebbe essere, benissimo, anche Bolzano.
Nuovo Teatro Comunale di Bolzano
da martedì a venerdì ore 10.00-13.00 e 15.00-19.00, sabato 10.00-13.00