Lear e il suo matto

La rassegna estiva Teatro in Corte di Rovereto prosegue con uno spettacolo che fa incontrare due mondi apparentemente distanti: il grande dramma di Shakespeare e l’arte del teatro dei burattini.

In programma venerdì 19 luglio alle ore 21.30 “Lear e il suo matto” della compagnia Teatro Invito di Lecco che vede in scena Luca Radaelli e il burattinaio Walter Broggini. 

In questa versione del capolavoro di Shakespeare, Re Lear è un attore in carne e ossa che dialoga con i suoi fantasmi scolpiti nel legno. Walter Broggini e Luca Radaelli uniscono le loro esperienze per creare un Lear popolare e farsesco, dove personaggi tratti dalla tradizione del teatro di figura si fondono con quelli della tragedia, guidando i protagonisti attraverso il percorso dalla follia alla saggezza.

La storia è quella classica dell’opera del Bardo inglese: Re Lear, stanco di regnare, decide di dividere il regno tra le tre figlie, sulla base della loro risposta alla domanda “Quanto ami tuo padre?”. La minore, Cordelia, si rifiuterà di rispondere e per questo verrà cacciata. Da questo momento si dipana una storia di tradimenti, inganni, tentativi di riconciliazione e infine pazzia, guerra e morte.

Nella versione di Teatro Invito l’uso dei burattini non trasforma l’opera in uno spettacolo per bambini. Al contrario, viene messo in rilievo il black humor inglese che confonde i confini tra bontà, cattiveria, normalità e follia. Assieme a Re Lear, il personaggio che viene maggiormente messo in risalto è il fool (il matto di corte), l’unico che può dire la verità, travestita da battuta. Il mondo portato in scena è una realtà di contrasti tra l'alto e il basso, il comico e il tragico, e dove i personaggi sembrano essere burattini guidati da un destino crudele ma ineluttabile.