Lo Scarfalietto
Stagione di Prosa di Bolzano 2010/2011
La Grande Prosa
Teatro Stabile di Calabria - Teatro Quirino
Lo Scarfalietto
di Eduardo Scarpetta
adattamento e regia Geppy Gleijeses
scene Paolo Calafiore
costumi Sabrina Chiocchio
musiche Matteo DAmico
luci Luigi Ascione
con Geppy Gleijeses, Lello Arena, Marianella Bargilli
La più divertente commedia napoletana
Lo Scarfalietto (Lo Scaldaletto) è senza dubbio una delle più divertenti commedie di Eduardo Scarpetta ed una delle più belle della grande tradizione napoletana. Scritta nel 1881 ed ispirata ad unopera francese, ha il suo personaggio centrale in don Felice Sciosciammocca, maschera tra le maschere che ritorna costantemente nei lavori di Scarpetta e che riassume in sé tutti i caratteri fondamentali della commedia napoletana.
La trama di questa esilarante commedia si snoda tra i continui e banali litigi di una giovane coppia di coniugi per uno scaldino, le peripezie di un vecchio libertino, le gaffes di un avvocato balbuziente e le disavventure di molti altri personaggi.
La vicenda parte dalla casa dei due coniugi per poi trasferirsi dietro le quinte di un teatro, e terminare, nel comicissimo terzo atto, in un tribunale dove in unatmosfera esagerata ed inverosimile succede un po di tutto così come da sempre accade nelle storie di Scarpetta. Celebre nelloccasione larringa dellavvocato Anselmo Raganelli ovvero don Anselmo Tartaglia.
Geppy Gleijeses dopo aver indagato la contemporaneità allucinata della drammaturgia napoletana con Le cinque rose rosse di Jennifer di Annibale Ruccello, Ragazze sole con qualche esperienza di Enzo Moscato ed essere risalito fino a Eduardo De Filippo con Io, lerede e Ditegli sempre di sì torna ora alle origini, al padre naturale di Eduardo, a quellEduardo Scarpetta che riformò il teatro comico napoletano, sostituendo la maschera di Pulcinella con il borghesuccio Felice Sciosciammocca.
A fianco di Gleijeses per questo scoppiettante spettacolo ci sarà uno dei comici migliori tra i grandi napoletani di questi anni, Lello Arena che, prima con Troisi e De Caro e poi autonomamente, ha percorso una strada che ha rinverdito i fasti del teatro allombra del Vesuvio.
Lo spettacolo è recitato in un napoletano assolutamente comprensibile a tutti e ha scene diverse e molto accattivanti così come i costumi che vengono indossati da tredici attori, giovani e meno giovani, di grande professionalità.
Le commedie di Scarpetta, nato a Napoli nel popolare quartiere di Toledo il 13 marzo 1854, sono delle perfette macchine teatrali. Tra le sue opere più famose ricordiamo loriginale "Miseria e Nobiltà" che, nel 1954, fu portata sullo schermo da Totò con Sophia Loren e Valeria Moriconi per la regia di Mario Mattoli.