Luci di servizio

Mostra , Mostra di pittura

Carta Magnani Pescia bianca 310 g 500x700, matrice 300x250, inchiostro blu. Queste le caratteristiche comuni alle opere che compongono i libri d’artista e che danno forma alla mostra “Luci di servizio”, all’interno della Terza edizione del FIIC-Festival internazionale di Incisione Contemporanea.

Una mostra che finalmente può mostrarsi nella sua bellezza, vista la riapertura di musei e gallerie d’arte. Un titolo, “Luci di servizio”, che va riferito allo spettacolo, al teatro, perché il FIIC – come si sa – si lega a “Fantasio”, il Festival Internazionale di Regia Teatrale del Teatro di Villazzano, nell’edizione 2020 andato in scena solo sul web.

Organizzata dallo Spazio FoyEr di Trento, una realtà culturale sempre molto attenta all’arte dell’incisione, la mostra raccoglie le opere di sedici che – in tempi di pandemia – hanno deciso comunque di mettersi in gioco per portare a termine il progetto in “modalità a distanza”.

Il risultato sono cinque esemplari di un libro d’artista, composto da sedici fogli rilegati a leporello, cioè in un’unica striscia di carta ripiegata su se stessa a fisarmonica, che riportano le incisioni dei sedici partecipanti accompagnate da un pensiero, una frase, una citazione che racconta il lavoro artistico e le riflessioni che hanno mosso ciascun incisore.

La rilegatura, con la copertina, è stata realizzata dall’incisore veneto Luigi Golin.

«Ne è uscito un lavoro variegato e ricco di spunti diversi, sia dal punto di vista tecnico che poetico –  riferisce soddisfatta Emilia Bonomi, responsabile dello Spazio FoyEer così come dell’organizzazione del FIIC –.

Scenografie, retroscena, scorci. Riflessioni sul tempo, sulla luce e sull’uomo.

Paesaggi reali o immaginati, sguardi, punti di vista.

Ogni lavoro racconta, grazie alla sensibilità con cui ciascun artista ha saputo tracciare una parte del percorso, un possibile viaggio nelle profondità più recondite dell’esperienza, interpretando ciò che normalmente è nascosto alla vista e che ha bisogno di uno sguardo allenato e attento per essere colto.

Un viaggio “dietro le quinte” [titolo dell’edizione 2020 del Festival internazionale di Incisione Contemporanea], illuminate solo dal fievole blu delle luci di servizio».                                                

In mostra sono esposte le singole incisioni e un libro d’artista rilegato. È disponibile il catalogo.

L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con Festival Fantasio Festival e con il sostegno della Provincia Autonoma di Trento, della Fondazione Caritro e della Regione Trentino Alto Adige.

 

 

Le opere in mostra

Terry Agostini, L’ombra esiste solo dove c’è luce, 2020

Rosario Amato, Senza ali, 2020

Laura Bertazzoni, Il blu dell’ombra, 2020

Desi Capelli, Luce blu, 2020

Emanuele Convento, Prometeo, 2020

Lara Monica Costa, The cave, 2020

Gianfranco Dal Sasso, Rivelazione, 2020

Rita Demattio, Blu, 2020

Luigi Golin, Su il sipario. Si inizia, 2020

Elisabetta Gomirato, Crio, 2020

Polina Karpunina, Un sole le illumina, 2020

Paola Lucrezi, Congegno per lo scompiglio del tempo, 2020

Carmine Maurizio Muolo, Respiro, 2020

Elisa Pellizzari, Danza tracce semi, 2020

Daniela Savini, Il corpo, 2020

Davide Schileo, Cerulea imago, 2020

Ingresso contingentato, prenotazione obbligatoria via email: spaziofoyer@gmail.com