Maria de Buenos Aires

Teatro

Bel Teatro di Padova
Maria de Buenos Aires
di Astor Piazzolla ed Horacio Ferrer
con Milva, Gilberto Pereyra e Vicky Schaetzinger
regia di Roberto Innocenti

Da quei lontani anni '60 in cui Astor Piazzolla ed Horacio Ferrer ebbero l'idea di scrivere "Maria de Buenos Aires" è passato molto tempo e molte versioni dell'opera si sono succedute sui palcoscenici di tutto il mondo con i più svariati interpreti. Pochi però possono portare "Maria" dentro di sé come MILVA, compagna e amica di Piazzolla e Ferrer e non solo di palcoscenico. Milva è l'interprete naturale di quest'opera (e non a caso con "Maria" ha girato tutto il mondo, dalla Germania al Giappone), capace di una lettura profonda, ricca di sfumature e partecipata in maniera totale. Attraverso l'interpretazione di questa grande Artista, affiancata sul palcoscenico da un complesso di musicisti, cantanti, attori e ballerini di grande esperienza come Gilberto Pereyra, allievo di Piazzolla, e Vicky Schaetzinger, direttrice del complesso Tangoseis, questo nuovo allestimento, che vedrà Milva per la prima volta in Italia con "Maria de Buenos Aires", cerca la chiave di lettura più autentica dell'opera; la poesia. "Poesia recitata", "poesia in musica", "poesia in canzone" e "poesia per immagini". Poesia, linguaggio che arriva direttamente al cuore, linguaggio dell'emozione, del sentimento, della passione. E in "Maria de Buenos Aíres" c'è tutta la poesia, di un'umanità in crisi così come di un popolo, quello argentino e del mondo intero. "Maria" muore e rinasce, rigenera se stessa in una continua vocazione alla speranza, alla vita. La "Operita" di Piazzolla e Ferrer (non opera, non melodramma o altro, ma forma nuova e originale, "l'operita" appunto, come gli stessi autori la definiscono) è un inno alla vita, alla rinascita continua attraverso il tormento, una carta da tarocchi, con il fascino dell'oscuro, del misterioso, della caduta nel profondo e nel contempo con la gioia, la solarità, l'entusiasmo di una nuova risalita. Proprio per questo la nostra messa in scena cerca, attraverso l'immagine multimediale, quei collegamenti tra la storia privata di "Maria" e la storia di un popolo, e dell'umanità tutta. Collegamento che riscopre la grande attualità dell'opera e il suo essere universale. "Maria de Buenos Aires" diviene in scena la storia di tanti individui, la storia di un popolo e di una nazione, l'Argentina, la storia del mondo e delle sue contraddizioni.
La nuova produzione di "Maria de Buenos Aires" nasce dall'incontro tra Milva, interprete naturale di quest'opera, il Conservatorio Statale di Musica "A. Buzzolla" di Adria, la compagnia Bel Teatro di Padova e la formazione musicale Tangoscis. Realtà diverse ma unite da un unico grande interesse per quest'opera sotto i diversi profili musicali, canori e poetici che hanno trovato in questo allestimento la possibilità di far confluire modalità e visioni differenti per una realizzazione fresca, essenziale e di grande impatto emotivo. L'Operita, proposta in questa versione come vero e proprio allestimento scenico e non concerto, pur nel rispetto delle volontà degli autori, vuole innanzitutto ricreare il clima di Buenos Aires, grande città incrocio di culture differenti, di speranze, attese, rinunce, passioni.
L'allestimento scenico, che vede in palcoscenico tutti gli interpreti, musicisti, cantanti, attori, ballerini, realizza, attraverso le proiezioni multimediali che accompagnano l'opera, un unico quadro simbolicamente rappresentativo delle diverse fasi della narrazione con l'intento sia di favorirne una lettura che si sovrapponga alle naturali difficoltà di comprensione della lingua, sia di creare quei parallelismi illustrati nella nota di regia. Lo spettacolo utilizza immagini inedite di Buenos Aires e dell'Argentina di ieri e di oggi composte anch'esse secondo un'idea "poetica" dell'immagine; non documento o documentario, non narrazione, ma stimolo visivo capace di sottolineare i passaggi emotivi dell'opera.

Informazioni sulla prevendita

Biglietti in vendita presso:
- la Biblioteca Comunale e il Botteghino del Teatro il giorno dello spettacolo ore 20.00-21.00
- Casse Rurali Trentine in orario di sportello fino alle 15.30 del giorno dello spettacolo


organizzazione: Coordinamento Teatrale Trentino - Comune di Brentonico Assessorato alla Cultura