Muna Mussie - Verso l’immagine
Sono fortemente affascinata dalla teoria fisica per cui l’uomo è per lo più composto da vuoto, un vuoto che io amo tradurre in oblio cosmico, un vuoto/pieno energetico, serbatoio brulicante di immagini in divenire.
I recenti lavori, Curva Cieca e Oblio sono strettamente correlati da un’indagine sull’immagine a partire da alcune specifiche mancanze: la lingua materna, la vista, la memoria.
I dispositivi utilizzati per formalizzare questa indagine sono stati: in Curva Cieca una didattica sperimentale, guidata dalle parole di un non vedente, per video e scena. In Oblio un’installazione nello spazio pubblico, attivata dalla pratica del ricamo.
L’artista inizia ora un nuovo ciclo di workshop “verso l’immagine” con la finalità di una nuova creazione fóro fòro declinata per tappe e formati differenti.
La ricerca prosegue interrogando l’immagine, a partire da due prospettive divergenti: un dialogo tra vedenti e non vedenti.
Si metteranno in atto esercizi verbali ed esercizi fisici, scambi di saperi personali e impersonali, attraversando due linguaggi differenti: il Braille – un metodo di scrittura e lettura per non vedenti e ipovedenti – e il Ricamo.
Entrambi questi linguaggi, seguono un sistema dettato da punti che imprimono o traforano una superficie, riportando alla luce un segno, una forma, un’immagine tra il visibile, invisibile e tattile.
Il processo di questa ricerca, porterà a scoprire nella pratica, cosa produce la stratificazione di questi due linguaggi.