Nives Meroi

Il TrentoFilmfestival a Bolzano

una donna in corsa sugli ottomila

L’alpinista che ha salito quest’anno K2 e Dhaulagri protagonista della serata di apertura del TrentoFilmfestival a Bolzano, il 21 settembre all’Auditorium di via Roèn.

“Nives Meroi - Una donna in corsa sugli ottomila” è il titolo della serata che il 21 settembre avrà come protagonista l’alpinista accademica Nives Meroi, bergamasca di nascita, ma da tempo residente a Fusine in Friuli Venezia Giulia, che nell’arco di pochi mesi, con il marito Romano Benet ha salito il Dhaulagiri 8.167 m (lo scorso 17 maggio) e il K2 8.611 m (26 luglio), il suo ottavo e nono ottomila rispettivamente.
Particolarmente impegnativa la salita al K2, tentato invano altre due volte in precedenza: aiutati dal bel tempo e dalle buone condizioni della parete i tarvisiani sonno riusciti a raggiungere la vetta, soli, dopo che tutte le altre spedizioni avevano deciso di rinunciare. Una tempesta infatti, una delle peggiori degli ultimi vent’anni, aveva spazzato via tutti i materiali lasciati sulla montagna rendendo impossibile, per le spedizioni, continuare l’ascensione. Due mesi prima il 17 maggio Nives Meroi e Romano Benet avevano raggiunto la cima del Dhaulagiri mancata per un soffio nel 2005. La parte finale dell’ascensione è costata alla grande alpinista tarvisiana e al marito circa 12 ore di salita dal campo due a quota 7200 metri. Lo stile che Nives e Romano è sempre improntato ad un rigoroso stile alpino, senza l’uso di ossigeno, senza portatori di alta quota, e con il minimo di campi prefissati.

Nives MEROI e Romano BENET
Arrampicano insieme da oltre 20 anni. Una vasta attività, che va dalle più difficili vie delle Alpi, alle cascate, fino alle invernali, come la prima salita del Pilastro Piussi al Piccolo Mangart di Coritenza e alla Cengia degli Dei.
Hanno preso parte a numerose spedizioni in Sud America, Himalaya e Karakorum; ad esempio al versante nord del K2 nel ‘91 e nel ‘’94, all’Everest nel 96 e nel ‘95 ad una spedizione leggera al Bhagirathi 2, nel Garwhal Indiano, con l’apertura di una via nuova alla cima nord.
E’ seguito poi “un anno himalayano”, un anno nel corso del quale hanno salito tre ottomila: 20 luglio 1998, il Nanga Parbat in Pakistan; 12 maggio e 22 maggio 1999, rispettivamente lo Shisha Pangma ed il Cho Oyu, in Tibet.
Nel 2003 un nuovo traguardo, insieme a Luca Vuerich raggiungono le cime di tre ottomila in venti giorni soltanto: il Gasherbrum I, il Gasherbrum II ed il Broad Peak. Nessuna donna al mondo aveva mai realizzato una simile impresa.
Nel 2004, sempre insieme a Luca Vuerich, raggiungono la cima del Lhotse, mt.8516, portando così a 7 il numero degli ottomila da loro raggiunti. Infine nel 2006 Dhaulagiri e K2. Entrambi fanno parte del Club Alpino Accademico Italiano.