Noi robot, cosa vuol dire essere umano?

Ispirato all’Uomo Bicentenario e altri lavori di Isaac Asimov

Teatro
Noi robot [ Moniquefoto]

Compagnia Ardiodesìo

di Andrea Brunello
con Laura Anzani e Andrea Brunello
regia Chiara Benedetti e Andrea Brunello
video Valerio Oss
luci Federica Rigon
consulenza musicale Enrico Merlin

Nell’Uomo Bicentenario, il grande visionario Isaac Asimov descrive un robot umanoide che desidera diventare umano.

Ma i suoi desideri non possono realizzarsi a causa della sua stessa natura, prima di tutto per via della sua mancanza di mortalità. Nonostante questo il robot mostra le caratteristiche di un buon essere umano: prova compassione, è creativo, ha desideri e può provare dolore... forse “esso” può diventare un “lui”?

Lo spettacolo indaga la possibile connessione fra il nostro cervello e quello delle macchine e prova che la relazione fra due “individui”, uno umano e l’altro macchina, non è affatto semplice e può portare a dei paradossi insormontabili.

Questo spettacolo esplora in maniera attenta e precisa il nostro organo più meraviglioso, il cervello, e allo stesso tempo vuole capire dove sta andando il campo dell’Intelligenza Artificiale, come si stanno evolvendo i nostri “cervelli” artificiali?

Costi

partecipazione libera piattaforma Retroscena.live