Ornati e apparati decorativi rinascimentali
Giovedì 26 febbraio ad ore 16. 30 in sala Marangonerie del castello del Buonconsiglio, le storiche dell’arte Marina Botteri e Chiara Radice parleranno delle decorazioni a grottesche eseguite in Trentino in particolare i lavori del maestro Marcello Fogolino.
Dopo i primi quattro incontri torna l’ appuntamento al Castello del Buonconsiglio con il ciclo "Paesaggi rinascimentali. Incontri di arte e storia" curato dai Servizi educativi del Museo Castello del Buonconsiglio, ovvero seminari rivolti ai docenti, ma aperti anche a curiosi e appassionati di storia e arte locale, dedicati alla storia, all’arte e all’architettura di epoca rinascimentale nella regione trentina. Giovedì 26 febbraio ad ore 16 Marina Botteri, storica dell'arte presso il museo, e Chiara Radice anticiperanno gli esiti di una ricerca sulle decorazioni rinascimentali delle dimore nobiliari del territorio trentino, con particolare attenzione all'opera di Marcello Fogolino. Nella trasformazioni delle fortezze castellane in residenze rinascimentali un aspetto particolarmente significativo è costituito dalla realizzazione di raffinati ornati pittorici che si sviluppano in elaborati fregi a grottesca: creature fantastiche, personaggi enigmatici si fondono sapientemente con motivi fitomorfi, sempre nuovi e originali. Un gusto, squisitamente rinascimentale, che presto si impose quale cifra irrinunciabile per le rinnovate dimore della nobiltà trentina. Il rinnovamento di palazzi e castelli promosso dal Principe Vescovo Bernardo Cles , anche in previsione del Concilio, trovò la massima espressione nella costruzione del “Magno Palazzo”, accanto all’antica residenza vescovile del Castelvecchio, per il quale si scelse un linguaggio più “internazionale”, vicino ad un gusto rinascimentale italiano. All’interno della fabrica del Magno Palazzo si sviluppò una eccezionale stagione decorativa, alla quale parteciparono alcuni tra gli artisti più importanti dell’epoca, tra cui il bresciano Girolamo Romanino (1484/1487 – 1560c.) e i fratelli Dossi (1486/87 -1542 c.), artisti di corte a Ferrara, che tuttavia soggiornarono in città giusto il tempo di concludere i lavori sul cantiere clesiano. Il vicentino Marcello Fogolino, invece, si fermò a Trento, divenendo artista di corte di Bernardo Cles, ruolo che mantenne anche con Cristoforo Madruzzo, Principe Vescovo a partire dal 1539, qualificandosi come l’attore principale del rinnovamento decorativo nell’epoca clesiana. Per i docenti è previsto l'attestato di partecipazione.
Ingresso libero
organizzazione: Castello del Buonconsiglio - monumenti e collezioni provinciali